comune di Livraga sec. XIII - 1757
Il “locus” di Livraga è attestato dal 1142 come sede di proprietà della chiesa lodigiana (CDL I), ma la prima attestazione di un organismo comunale è del 1216: a quella data la comunità era infatti retta da quattro consoli, mentre un campario, investito dal gastaldo del vescovo di Lodi, svolgeva mansioni di polizia campestre (CDL II 2).
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato Inferiore di Strada Piacentina (Tassa dei cavalli).
Nel 1751, al momento dell’inchiesta disposta dalla Regia Giunta per il Censimento, Livraga contava 695 abitanti ed era parte del feudo del conte Antonio della Somaglia, rappresentato dal podestà feudale di Orio, abitante a Codogno. A questi, nonché al podestà di Lodi, prestava giuramento annuale il console della comunità.
Livraga non aveva aggregati altri comuni tuttavia, appartenendo con Cà de Mazzi, Cassina de Granati, Cà de Mazzoli e Propio alla stessa parrocchia, concorreva con esse alle spese annuali per la chiesa parrocchiale di Livraga (riparazione delle campane, festa del santo patrono etc.)
La comunità era retta da un consiglio di 18 membri, ripartiti equamente tra le tre classi d’estimo, ed era amministrata da tre deputati eletti annualmente dal consiglio. Completava l’organico amministrativo un cancelliere, responsabile dell’archivio della comunità e retribuito con cento lire annue e con l’esenzione dal carico personale. La riscossione delle taglie era affidata a un esattore, nominato con asta pubblica e retribuito, al momento dell’inchiesta, con 260 lire, come da capitoli stipulati con la comunità. (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3048)
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Livraga con Cà de’ Mazzoli e Cassina de’ Granati risulta compreso nella XX delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.
ultima modifica: 13/10/2003
[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]
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