congregazione dei prefetti al patrimonio della città e provincia di Lodi 1758 - 1786
Istituita nel 1757 sulla scorta del progetto di riforma amministrativo esposto nella “Pianta delle provvidenze”, la Congregazione di Patrimonio sostituì le Congregazioni del Contado e degli Interessati milanesi. L’organismo era costituito da otto Prefetti di Patrimonio, estimati per almeno quattromila scudi ed eletti dai quattro “corpi” di interessati del Lodigiano: due prefetti erano eletti tra i decurioni, due prefetti erano eletti dal Convocato generale dei possessori residenti in Lodi alla presenza del podestà (o, in sua assenza, dell’avvocato fiscale), due prefetti erano nominati dal Convocato generale possessori del contado alla presenza del podestà (o, in sua assenza, dell’avvocato fiscale), due prefetti erano eletti dal Convocato dei possessori milanesi da tenersi in Milano, alla presenza di un Regio assistente; requisito necessario per la partecipazione ai convocati era un patrimonio di mille scudi d’estimo.
I Prefetti rimanevano in carica quattro anni ma, per garantire continuità all’operato dell’organismo, allo scadere del mandato la metà dei funzionari era confermata per un biennio con voto segreto.
Alla Congregazione competeva, di fatto, la direzione dell’amministrazione della città e della provincia di Lodi: in particolare toccava ai prefetti deliberare in materia di spese, proporre al Consiglio generale l’imposizione di nuove imposte (la cui approvazione restava comunque subordinata al parere del Regio Tribunale), provvedere al pagamento dei debiti in scadenza, curare “la giornaliera erogazione del denaro pubblico” approvando i mandati di pagamento redatti dal Consiglio Minore. Le spese straordinarie richieste dalla Congregazione dovevano essere approvate dal Consiglio Minore; viceversa i prefetti erano tenuti a pronunciarsi in merito alle spese necessarie alla città; ai Prefetti fu inoltre attribuita la facoltà di esaminare in prima istanza le cause in materia fiscale e, in generale, le cause fra comunità e privati e fra le stesse comunità, fatto salvo il ricorso al Regio Tribunale della capitale. Infine la Congregazione proponeva la terna di candidati, entro la quale il Consiglio generale avrebbe scelto l’oratore e i pubblici officiali (Pianta per il governo di Lodi, 1755; Pianta per il governo di Lodi, 1757). La riforma giuseppina del 1786 soppresse la Congregazione di Patrimonio, sostituita dalla Congregazione Municipale.
ultima modifica: 19/01/2005
[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]
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