cancelliere 1757 - 1797
L’editto di riforma delle amministrazioni locali del 1758 confermò la presenza del cancelliere entro l’organico amministrativo della comunità attribuendogli le tradizionali funzioni di “ragionato” esercitate sino ad allora: oltre a partecipare alle sessioni dei consigli e redigerne le delibere, il cancelliere si occupava della formazione delle imposte, teneva la registrazione delle entrate e delle uscite della comunità, si occupava della spediziene di mandati, ordini e bollette. Si stabilì infine che l’archivio della comunità fosse custodito con due chiavi diverse, una delle quali tenuta dal primo deputato dell’estimo e la seconda presso il cancelliere di Maleo; la scritture necessarie alla normale amministrazione della città sarebbero rimaste presso l’abotazione del cancelliere (Riforma Maleo, 1758; editto 21 gennaio 1758 c).
ultima modifica: 03/04/2006
[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]
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