comune di Maleo sec. XVI - 1757
La località di Maleo è attestata almeno dal 979, in relazione a possedimenti dell’episcopio lodigiano (CDL I); dal 991 è attestato il “castrum” che nel 1164 fu donato da Federico I all’episcopato cremonese (CDL II 1).
Nel 1540, un “Censimento degli abitanti di Maleo” riferito al 1540 attesta che il borgo contava 3564 abitanti (Zambarbieri 1983) e aveva 44 cascine, piccole o grandi.
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato Inferiore di strada Cremonese e aggregava la frazione di S. Pietro in Pirolo (tassa dei cavalli).
Nel 1751, al momento dell’inchiesta disposta dalla Regia Giunta per il Censimento, Maleo contava 3088 abitanti, con i comuni aggregati dei Signori Trecchi, di Moraro e di Annibale Cazzaniga. Il comune dominante e i “comunetti” erano infeudati al marchese Manfredo Antonio Trecchi, rappresentato da un podestà residente a Cremona e solo saltuariamente presente nel feudo; a lui e al podestà di Lodi prestava giuramento il console del comune. In Maleo risiedeva però il suo luogotenente. La comunità di Maleo era retta da un consiglio generale di dodici membri, otto per il reale ” e sono de più benestanti”e quattro del personale “che non possegono beni, o in poca quantità”; i consiglieri – eletti a vita, salvo casi di demerito- si alternavano al governo della comunità in “quattro ruote”, ossia a turni di tre deputati per ogni anno. In situazioni di particolare necessità, quali eventi bellici o transito di truppe, si provvedeva ad eleggere altri tre deputati, dei quali uno o due scelti entro la cerchia dei consiglieri, che avrebbero provveduto all’amministrazione del comune insieme ai membri del consiglio generale, Il consiglio curava la redazione dei riparti e, in generale, il buon funzionamento dell’amministrazione comunale. Completava l’organico del comune un cancelliere, stipendiato dalla dominante e dai comunetti con 139 lire all’anno. Le tre comunità non avevano rappresentanti in Milano; il comune dominante aveva però un procuratore incaricato di riscuotere quanto dovuto da parte del banco di S.Ambrogio. Presso il comune dominante le taglie erano ripartite in consiglio, con l’eventuale concorso del personale, mentre presso i tre comunetti il riparto era formato dai rispettivi deputati e successivamente era pubblicato sulla piazza di Maleo. Presso i comuni aggregati, infine, spettava ai maggiori estimati l’elezione dell’esattore che rimaneva in carica per un biennio, con possibilità di essere confermato; a Maleo, invece, l’esattoria era appaltata ogni due anni con asta pubblica (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3050).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Maleo con Cazzaniga, Moraro e Trecchi risulta compreso nella XXIII delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.
L’ editto di riforma del 21 gennaio 1758 provvide a un riassetto dell’apparato amministrativo della comunità, fissando a quattordici il numero dei membri del consiglio generale e stabilendo che di questi otto fossero estimati per almeno mille scudi e i rimanenti sei fossero allibrati per non meno di seicento scudi. Si fissò inoltre un’ammenda di venti soldi milanesi per le assenze alle sedute del consiglio, da distribuire alla fine dell’anno tra i consiglieri che avevano partecipato alla vita dell’organismo (Riforma Maleo, 1758; editto 21 gennaio 1758 c).
ultima modifica: 03/04/2006
[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]
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