comune di Massalengo sec. XVI - 1757
La località di Massalengo compare tra le proprietà dell’episcopato lodigiano infeudate ai signori di Salarano, che nel 1189 vi esercitavano l’avocatia (CDL II 1).
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato di mezzo ed era censito insieme a Paderno Isimbaldo (Tassa dei cavalli).
Nella Compartimentazione del 1751 Massalengo compare insieme al “cassinaggio” di Scapadina e a Cassina dell’Abbazia (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte date ai 45 quesiti approntati dalla Regia Giunta per il Censimento risulta che la comunità non aggregava frazioni; il comune, che contava 385 abitanti, non era infeudato e dipendeva esclusivamente dalla giurisdizione di Lodi, dove il console prestava giuramento. A questi e ai maggiori estimi era affidata la normale amministrazione del comune, che non aveva organismi consigliari: i riparti si tenevano presso l’abitazione del cancelliere a Lodi o sulla piazza, coll’assistenza dei maggiori estimi, del console e del popolo. Completava l’organico comunale un cancelliere, al momento dell’inchiesta Francesco Germani di Lodi, stipendiato con salario annuo di 24 lire. La riscossione delle imposte, infine, era affidata a un esattore (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3046).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Massalengo con Paderno Isimbaldo risulta compreso nella XI delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.
ultima modifica: 13/10/2003
[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]
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