comune di Ospedaletto sec. XVI - 1757
Compreso nel Vescovato Inferiore di Strada Piacentina (Tassa dei cavalli), nel 1751, al momento dell’inchiesta disposta dalla Regia Giunta per il Censimento, Ospedaletto contava 138 abitanti ed era infeudato ai padri di S. Gerolamo, presso la stessa comunità.
Essi erano rappresentati in loco da un podestà, residente a San Colombano e retribuito con un onorario di dodici lire per l’assistenza prestata nella taglia generale. Il console della comunità prestava annuale giuramento al podestà di Lodi.
Retta da un consiglio generale, la comunità era amministrata da tre deputati, eletti ogni anno dal popolo; quattro maggior estimi, scelti con più di un terzo di voti popolari costituivano il consiglio ristretto. Completava l’organico del comune un cancelliere, residente in loco e stipendiato con 150 lire all’anno, che conservava presso la propria abitazione i registri dei riparti. La riscossione delle taglie era affidata a un esattore, nominato ogni due anni con asta pubblica previa pubblicazione dei capitoli (Risposte ai 45 quesiti, cart. 3048).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Orio risulta compreso nella XX delegazione del Vescovato di sotto (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.
ultima modifica: 27/10/2002
[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]
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