comune di Rossate sec. XVI - 1757
Il “vicus et fundus Rossiate” è attestato dall’885 come sede di proprietà fondiarie della mensa vescovile di Lodi (CDL I; Agnelli 1917 a).
Insieme alle possessioni di Pozzolo e di Merlino, nel 1412 Rossate fu infeudato da Filippo Maria Visconti a Vincenzo Marliano, castellano di Porta Giovia, passato ai Calco nel 1491, nel 1593 era dei Girami (Agnelli 1917 a).
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato di superiore (Tassa dei cavalli). Nel compartimento territoriale del 1751 il suo territorio comprendeva i “cassinaggi” di Comune di Pietro, Pavolo Alberti, Molino, cassina della Muzza (Compartimento Ducato di Milano, 1751). In occasione dell’indagine disposta nello stesso torno di anni dalla Regia Giunta per il Censimento, il rappresentante di Rossate ricordava come il comune, che anticamente comprendeva le proprietà del conte Rusca, del marchese Ermes Visconti e di Paolo Alberti, era stato diviso in tre comuni, ovvero Rossate – denominato ’dominantÈ e composto dalle proprietà del Rusca –, Alberti – composto dalle proprietà di Paolo Alberti – e Visconti, costituito dalle proprietà del marchese Visconti. Quest’ultimo era del tutto separato e non partecipava nè all’imposta reale nè a quella personale, mentre Rossate e Alberti, benché del tutto separati per quanto concerneva il reale, erano uniti per il personale, suddividendosi di norma le tenui spese locali.
Le due comunità, composte da 44 anime (di cui 24 ad Alberti), erano direttamente sottoposte a Lodi, dove il console prestava giuramento.
Rossate dominante e Rossate beni d’Alberti non avevano organi rappresentativi, né cancelliere, né procuratori a Milano. I due comuni eleggevano di concerto, annualmente, un solo console ed un solo sindaco. Il sindaco ripartiva le spese locali e le rendeva pubbliche; era poi compito del console esigere, casa per casa, le quote di spese spettanti ai singoli (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3045).
Comunità autonoma ancora nel 1753 (Indice pievi Stato di Milano, 1753, nel compartimento territoriale del 1757 risulta aggregato a Gardino (editto 10 giugno 1757).
ultima modifica: 10/01/2005
[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]
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