pretura di Castiglione 1773 - 1790
In seguito al “piano per l’amministrazione della giustizia e finanze del principato di Castiglione” del 31 luglio 1773, si stabiliva che in Castiglione vi fosse un “pretore di mero e misto imperio, il quale riunirà in se tutte le prerogative e giurisdizione pel civile e criminale, attribuite al capitano di giustizia e podestà di Mantova”. Doveva intervenire inoltre alle vicinie comuali, presiedere le “unioni delle confraternite” in qualità di regio assistente, comunicare e pubblicare le ordinanze dei tribunali. Era in carica per tre anni ed era sggetto a sindacato alla scadenza del mandato. Doveva destinare un vice gerente a Medole e uno a Solferino. Al pretore era assegnato un notaio attuario, un notaio coadiutore, uno scrittore “pel disimpegno degli atti civili e criminali e di tutte le materie appartenenti al suo instituto, colla scorta di un bargello e di otto fanti, due dei quali risiederanno presso i rispettivi vice gerenti di Medole e Solferino, dovendo gli altri sei col bargello, dimorare in Castiglione” (piano 31 luglio 1773).
Con il nuovo piano delle preture mantovane del 1782 (piano 22 gennaio 1782), la pretura di Castiglione aveva giurisdizione su Castiglione delle Stiviere; Solferino; Cavriana con Castel Grimaldo, San Giacomo, Campagnola, Bande e San Cassiano; Guidizzolo con Birbesi, Rebecco e Salvarizzo; Medole.
ultima modifica: 27/10/2002
[ Giancarlo Cobelli ]
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