commissariato di Gonzaga 1531 - 1730
L’istituzione del commissariato di Gonzaga risale al 1531, quando Francesco Musono veniva nominato commissario di Gonzaga con la patente del 6 giugno 1531. Con la stessa patente l’ufficio di Gonzaga, nonostante la “natura sua vicariatus est”, diveniva sede di commissariato (Inventario 1998; cfr Mantova 1958-1963).
”Il commissario quale rappresentante che i Gonzaga inviavano nel territorio, fungeva da canale di comunicazione tra il centro e le comunità locali, tramite la trasmissione di disposizioni e di atti. Aveva compiti di coordinamento e di controllo amministrativo sul territorio di sua competenza e compiti legati all’amministrazione della giustizia. Al momento dell’istituzione il Commissariato di Gonzaga, in materia giudiziaria, aveva competenze limitate alla trattazione di cause sino alla somma di 15 libbre (Inventario 1998).
La presenza del commissario a Gonzaga è confermata agli inizi del sec. XVII (Magini 1967).
”Dagli inizi del ’700 è documentato il sindacato del commissario, consistente nella verifica dell’operato e della condotta del commissario, effettuata da parte del Senato allo scadere del mandato, all’epoca di durata biennale. Il commissario doveva soggiornare in Mantova per tutta la durata del sindacato, senza alcun aggravio economico, eccettuati i casi in cui fosse necessario ricorrere al processo per comportamenti illeciti del giusdicente, individuati nel corso del sindacato. In questi casi veniva inviato un senatore con il proprio cancelliere o notaio nella giurisdizione del commissario ritenuto colpevole, al fine di acquisire tutti gli elementi utili alla formazione del processo, ’anche per via d’inquisizionÈ. Le spese necessarie erano a carico della Comunità, che veniva successivamente risarcita dal reo. Solo a seguito dell’esito positivo del sindacato, avveniva la nomina o conferma del commissario, che riceveva le relative patenti, in base alle quali poteva essere riconosciuto dalla Comunità” (Inventario 1998).
Nel 1702 si ha notizia che ai commissariati, classificati tra gli uffici di classe inferiore, “venivano rimesse le cause di valore non superiore alle 60 lire, ’consistendo il maggior affare delle loro incombenzÈ fare eseguire gli ordini dei tribunali di Mantova, assistere alle vicinie dei Comuni, ossia alle convocazioni degli eletti e interessati, ’procurarÈ le esazioni delle tasse” (Inventario 1998).
Il 7 settembre 1730 il commissariato si rendeva vacante e il 12 settembre eniva nominato Giuseppe Casali, con il titolo di podestà, segnando il passaggio da commissariato a pretura (Inventario 1998).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Giancarlo Cobelli ]
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