comune di Castellaro Lagusello sec. XIV - 1797
Già appartenente al territorio veronese nel secolo XII e dipendente direttamente dal comune di Verona, nel 1391 il comune di Castellaro Lagusello fu venduto con Ostiglia, Asola, Canneto e Villimpenta ai Gonzaga, per ritornare alla giurisdizione veneta l’anno successivo. Nel 1403 risultava compreso nel vicarato di Valeggio sul Mincio, dipendente dal comune di Verona, insieme a Valeggio, Borghetto, Ponti, Villafranca e Monzambano (Varanini 1980). Nel 1405 ritornava al Gonzaga fino al 1441 quando veniva ricongiunto a Verona ed inserito nel vicariato di Peschiera (Bresciani 1955). Nel 1466 risultava inserito nella podestaria di Peschiera (Varanini 1980; cfr Taccardi 1988).
Dai “capitoli per la distribuzione del civanzo delle rendite originarie del comune di Castellar Lagusello” del 1785 si evince l’organizzazione della comunità, che era amministrata da una general vicinia degli originari, convocata per “licenza” del capitano di Verona. Era presieduta dal podestà di Peschiera, che aveva la facoltà di esprimere due voti, e si riuniva “previo invito fatto dal massaro a casa a casa e previo la pubblicazione del mandato di licenza fatta dal reverendo parroco in chiesa in dì festivo e sua affissione per otto giorni continui alla casa di comun”. Altri uffici della comunità erano quelli del sindico, del consiglier vecchio, dei consiglieri, nel numero di cinque, del massaro e dello scrivano (Capitoli 1785).
ultima modifica: 18/05/2003
[ Giancarlo Cobelli ]
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