comune di Fontanella sec. XIV - 1784
Parte del distretto bresciano, come testimonia l’estimo visconteo del 1385, che lo poneva nella “quadra de Canedo” (Valentini 1898), nel 1441 (pace di Cremona del 20 novembre 1441, detta anche pace di Cavriana) Fontanella entrava a far parte definitivamente del mantovano, inserita nella quadra di Canneto (Vecchi 1983). Circa la giurisdizione amministrativa a cui era soggetta, nel 1750 per il piano de’ tribunali ed uffici della città e ducato di Mantova (piano 15 marzo 1750), Fontanella dipendeva dalla pretura di Canneto (Vecchi 1983), come nel 1772, in seguito al piano delle preture mantovane (piano 4 febbraio 1772), e come nel 1782, dopo il compartimento territoriale delle preture dello stato di Mantova (nuovo piano 22 gennaio 1782).
Nel 1617 la comunità di Fontanella contava 180 abitanti (Coniglio 1963), mentre, dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento, nel 1775 il “totale stato delle anime” era di circa 350 soggetti, di cui 68 circa i “collettabili per il testatico” (Risposte ai 47 quesiti, 1772-1777).
Sempre dalle risposte ai 47 quesiti, nel 1775 la comunità aveva entrate proprie consistenti nelle rendite di diversi beni immobili, tra cui l’osteria, e negli affitti del “conduttor de’ sacchi” e del “molinaro di Volongo” (Risposte ai 47 quesiti, 1772-1777).
Dalle risposte ai 47 quesiti della regia giunta del censimento, nel 1775 la comunità di Fontanella, che si qualificava “qual colonnello della comunità di Canneto ne conti annuali di squadra”, era retta da un consiglio generale o vicinia, formata dai “capi di famiglia oriundi del paese”. La vicinia decideva in merito alle imposte da esigere e nominava i principali funzionari comunali fra cui i sei reggenti, che costituivano il consiglio particolare, il cancelliere e il massaro. Il cancelliere era tenuto a presenziare ai consigli della comunità, “a formare i pubblici registri”, alla conservazione e cura dell’archivio comunale. Il massaro doveva invece riscuotere tutti i redditi comunitativi e le imposte, fissate dalla vicinia. La comunità riconosceva inoltre un onorario anche ai deputati ai confini, al podestà di Canneto, al postiere per i viglietti della macina (Risposte ai 47 quesiti, 1772-1777).
ultima modifica: 01/12/2006
[ Giancarlo Cobelli ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/7000556/