consiglio generale sec. XIV - 1784
Nel 1615 il consiglio generale, a cui doveva intervenire il podestà con funzioni di presidente, era costituito dai capi famiglia e si convocava ordinariamente l’ultimo giorno di ogni anno, e poteva proseguire nei lavori fino al 10 gennaio. Successivamente poteva essere riunito solo con la licenza del principe. Oltre alle deliberazioni relative a “quelle cose che pareranno doversi fare per benefizio comune”, secondo una “lista delle voci” letta in assemblea dal cancelliere, il consiglio generale poteva determinare sull’introduzione di nuovi “comparti”, previa licenza del principe, secondo le spese da sostenere. Approvava infine la nomina del nuovo consiglio di governo (Inventario 1999). Negli anni ottanta del seicento, la vicinia veniva proibita, sostituita “con un consiglio ristretto”, controllato dal signore (Cremonini 1996).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Giancarlo Cobelli ]
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