gran consiglio sec. XV - 1797
Dalla prima metà del secolo XV il gran consiglio o consiglio generale della comunità di Asola era la massima autorità cittadina, nel quale “stava ordinariamente tutta l’autorità del comune”. Era composto da un rappresentante di età minima di trent’anni per ciascuna delle famiglie cittadine con un determinato censo e ivi residenti da almeno trent’anni. Nel 1475 si determinò la “serrata del consiglio, che equivaleva all’interdizione di nuove aggregazioni di famiglie”, tranne che per i “rappresentanti delle famiglie elencate nelle provvigioni e custodie, che si erano rese benemerite verso la città e il governo veneto” e le famiglie che “potessero comprovare di avere sostenuto cariche onorifiche, avessero una rendita annua di quattromila scudi netti e facessero un deposito pubblico fidecommissario mascolino di duemila scudi”. Ogni due anni veniva effettuata la “reformatio consilii generalis” con la quale veniva aggiornato l’elenco dei membri del consiglio, il cui numero è variato più volte nel corso del tempo (Besutti 1952).
All’inizio del secolo XVII il consiglio generale, formato da sessanta membri e al quale non potevano partecipare i due rettori, podestà e provveditore, eleggeva tre notai destinati alla banca del podestà, un notaio con funzioni di cancelliere della comunità, un “quinternero”, che compilava i libri degli incanti e dei massari, l’avvocato che aveva il compito di diendere gli interessi della comunit, gli abati (numero e funzioni non precisate), due sindaci e tre deputati.
Secondo gli “ordini et capitoli da servarsi per l’illustrissimi signori provveditori e podestà, rettori della fortezza di Asola per il governo di quella e loro distinta giurisdittione” del 1614, il consiglio, convocato su licenza dei rettori e al quale dovava presenziare almeno uno di essi e un conservatore delle leggi, doveva essere formato da tutti i cittadini della terra di Asola con alcune limitazioni legate alla nascita, all’attività svolta e al periodo di residenza in Asola. Il consiglio generale eleggeva inoltre ventiquattro membri che formavano il consorzio dell’ospedale; tra di essi dovevano essere eletti tre presidenti, che provvedevano al suo governo, il cancelliere e il massaro (Tagliaferri 1978; ordini di Asola sec. XVII).
ultima modifica: 10/12/2003
[ Giancarlo Cobelli ]
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