podestà di Asola sec. XV - 1797
Attivo dal 1419, quando “il podestà o capitano di Asola, che vi comandava in nome del duca, godeva del mero e misto impero con podestà della spada e di giudicare per qualsiasi somma senza dipendere da giudice e città”, in periodo veneto l’ufficio di podestà era ricoperto da un nobile bresciano. Egli “doveva vegliare sulla sicurezza pubblica, sul buon costume, sulle cose attinenti al culto, sulle corporazioni laiche ed ecclesiastiche, sulle scuole, sulle arti, sul commercio, sulle fiere, sui mercati, sull’igiene, sull’annona, sulle strade”. Aveva giurisdizione in prima istanza nelle cause civili e criminali per qualsiasi somma. Nella “cause criminali” poteva sentenziare “in unione agli assessori o assistenti, e qualche volta, secondo la gravità dei casi, in unione con provveditore ed a due giudici di collegio”. Rimaneva in carica per un anno ed era coadiuvato nelle sue funzioni da un vicario e da quattro assessori, denominati rispettivamente assessore pretorio, assessore al malefizio, che istruiva le cause criminali, assessore alla ragione, che istruiva le cause civili, e assessore inquisitore (Besutti 1952).
ultima modifica: 24/02/2003
[ Giancarlo Cobelli ]
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