direzione generale delle finanze 1738 - 1745
Il 15 aprile 1738 cessava dalle sue funzioni il magistrato camerale e veniva istituita la direzione generale delle finanze, organizzata secondo precise e dettagliate istruzioni cesaree. La nuova magistratura era retta da un direttore generale, che, assistito da due assessori, inviati dalla corte imperiale, e da un fiscale, aveva il compito di “dirigere ed amministrare le rendite, entrate ed effetti camerali”, e provvedere ai pagamenti delle spese. Doveva inoltre “invigilare sopra il buon stato e costituzione delle strade pubbliche”, occuparsi della materia annonaria e controllare il corso delle monete. Il direttore doveva occuparsi inoltre dell’operato degli uffici alle dipendenza della direzione generale, come la controlleria generale o computisteria, a capo della quale vi era un controllore generale o computista maggiore, o la tesoreria o depositeria generale, condotta da un tesoriere, denominato anche ricevitore generale o depositario generale.
Con l’aggregazione del mantovano al milanese, stabilita con l’editto del 19 marzo 1745 e pubblicato il 23 marzo, e la conseguente soppressione di tutte le antiche magistrature, la direzione generale delle finanze cessava dalle sue funzioni (Amadei 1955-1957; cfr Mori 1998).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Giancarlo Cobelli ]
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