consilium domini sec. XV - sec. XVI
Nel primo decennio del sec. XV compariva accanto al signore un “consilium domini” (denominato talvolta anche “senatus”), come testimonia un ordine di Gianfrancesco Gonzaga del 15 giugno 1414, in cui si deliberava che avesse funzioni di giudice delegato nel caso di assenza del giudice delle appellazioni o qualora il signore di Mantova, ancora vicario generale e capitano del popolo, non fosse in grado di occuparsi delle controversie sottopostegli, “propter emergentes et nobis supervenientes occupationes multimodas”. Aveva inoltre il compito di approvare la nomina dei consiglieri del consorzio di Santa Maria della Cornetta, in precedenza approvati dagli organi comunali secondo gli statuti del 1407.
Nel 1435 venivano affidate al “consilium” funzioni giudiziarie, consolidate nel 1445, quando veniva stabilito che avesse competenza nelle cause che gli venivano delegate straordinariamente dal signore, nominato marchese da poco più di un decennio, giudicando “con la stessa ampiezza di potere del principe”.
Nel secolo successivo le competenze del “consilium” sembravano estendersi e diveniva la magistratura più elevata del ducato, passando da organo con funzioni delegate su questioni straordinarie e dipendente dalle commissioni del principe, ad istituzione ordinaria, regolatrice della vita giudiziaria e giuridica dello stato, embrione del futuro senato di giustizia (Mozzarelli 1974; Mozzarelli 1987).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Giancarlo Cobelli ]
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