municipalità di Mantova 1797 - 1799
Istituita il 3 marzo 1797 da Napoleone, durante il suo passaggio dalla città (Mantova 1958-1963, Fantini D’Onofrio 1997), la municipalità di Mantova era costituita da un “corpo municipale formato da 19 elementi”, che nominava il presidente e il segretario generale. Presso gli uffici generali (ragionateria generale, archivio) svolgevano il loro servizio due vice segretari, un protocollista generale, un archivista, due ufficiali, un ragionato generle, un ragionato delle comunità, un procuratore ed un suo sostituto, tre coadiutori, due scrittori, un ufficiale, un portiere, uno scoppatore. Le competenze della municipalità erano divise in sei comitati. Il comitato I doveva occuparsi degli alloggi e fazioni militari della città e dello stato ed aveva i seguenti ufficiali subalterni: un pro segretario, due ufficiali, uno dei quali doveva conoscere il francese, un portiere; presso l’ufficio degli alleggi e fazioni vi erano un commissario, un vice commissario, un computista, due scrittori, uno dei quali doveva conoscere il francese, due forieri, quattro commissari nazionali. Il comitato II doveva occuparsi dell’annona e degli approvvigionamenti urbani e provinciali ed aveva i seguenti ufficiali subalterni: un pro segretario, due ufficili, un portiere, un ispettore, un visitatore, uno scrittore, quattro pesatori, un ragionato, un sopraintendente o ispettore per la navigazione degli oggetti d’annona. Il comitato III curava la finanza municipale, l’amministrazione pubblica e le cancellerie censuarie ed aveva i seguenti ufficiali subalterni: un pro segretario, tre ufficiali, un portiere, sedici cancellieri del censo, un perito per l’ufficio del censo in città, uno scrittore. Il comitato IV doveva provvedere ai soccorsi pubblici, agli argini, alle strade di città e postali, alle fabbriche pubbliche e ornati, agli acquedotti, al monte di pietà, agli orfanatrofi, all’istituto delle limosine e doti, all’agricoltura, alle beneficenze, all’accademia e pubblica istruzione ed aveva i seguenti ufficiali subalterni: un pro segretario, tre ufficiali, un portiere, un ingegnere delle digagne, un ingegnere per le strade urbane e postali, un visitatore. Il comitato V doveva occuparsi della sanità urbana e provinciale ed aveva i seguenti ufficiali subalterni: un pro segretario, due ufficiali, un portiere, un ispettore; presso l’ufficio di sanità vi erano un cancelliere, un coadiutore, un professore veterinario. Il comitato VI doveva provvedere alla polizia ed esercitare la vigilanza sull’accademia e pubblica istruzione, sul culto e disciplina religiosa, sugli spettacoli pubblici, sugli accattoni vagabondi, sugli incendi, sugli ergastoli, sui passaporti, sull’emigrazione ed aveva i seguenti ufficiali subalterni: un pro segretario, un attuaro notaio, un accusator pubblico, quattro ufficiali, un portiere, un cursore (municipalità 2 marzo 1797).
Con l’istituzione dell’amministrazione di stato di Mantova, avvenuta il 19 luglio 1797, la municipalità di Mantova veniva ridimensionata a corpo municipale, modellato sulle “istruzioni di organizzazione già in corso presso la municipalità di Milano”, e composto da sette individui nominati dal comandante del mantovano (Finzi 1958; Fantini D’Onofrio 1997). Nel settembre dello stesso anno l’amministrazione di stato di Mantova stabiliva le nuove competenze della municipalità, che sinteticamente riguardavano il controllo delle digagne, la manutenzione delle strade, le materie igienico sanitarie, l’annona, la carreggiatura e gli alloggi militari, l’ornato esteriore della città, la beneficenza e l’istruzione pubblica, l’ordine pubblico, la riscossione di imposizioni. La municipalità doveva vigilare sul regolare funzionamento delle deputazioni municipali del territorio (avviso 21 settembre 1797). Il 13 aprile 1799 per ordine del comando militare francese, la municipalità di Mantova e la amministrazione centrale del dipartimento del Mincio, erano concentrate nella commissione amministrativa di Mantova (Fantini D’Onofrio 1997).
ultima modifica: 24/02/2003
[ Giancarlo Cobelli ]
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