ufficio del registro sec. XIV - 1770
Se le prime notizie relative ad un ufficio di controllo dell’attività dei notai, detto ufficio del registro, risalgono allo statuto bonacolsiano (libro III, rubrica 10, “de intrumentis communis Mantue”), la sua esistenza è documentata dal secolo XIV. Da una grida del 3 novembre 1401 si evince che i notai avessero l’obbligo di registrare gli “instrumenti atestadi in publica forma, in carta membrana” (Mantova 1958-1963; Guida ASMn 1983).
Dalla “specificazione dell’attuale sistema de’ tribunali di Mantova” del 1737, risulta che vi era un “pubblico registro per dupplicata conservazione delli instromenti e carte autentiche a perpetua memoria”. Alla direzione dell’ufficio vi era il prefetto del pubblico registro, “il quale sopraintende all’osservanza delli ordini in tal particolare, ad oggetto che siano di mano in mano registrati gli instrumenti e che li medesimi notai ne diano di tempo in tempo le note al massaro del medesimo registro, rispetto a quelli che risguardano traslazione di dominio o perpetuità di contratto”. Facevano parte dell’ufficio diversi copisti, alle dipendenze del detto massaro (Sistemazione tribunali di Mantova, 1737).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Giancarlo Cobelli ]
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