parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria 1528 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Mantova. Nel 1610, data della prima notizia relativa alla divisione della diocesi mantovana in vicariati, la parrocchia di "Santa Maria di Stradella" è inclusa nel vicariato di San Giorgio (Constitutiones 1610).
Nel 1793 Stradella parte della I vicaria di San Giorgio (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793); da metà Ottocento è compresa in quella di Frassino (Prospetto diocesi Mantova 1843; Stato clero diocesi di Mantova 1894; Visita Origo 1901). Con la ristrutturazione di tutti i vicariati diocesani nel 1967 la parrocchia è inserita nel vicariato n. 5 "San Pio X" (RDMn 1967; Annuario diocesi Mantova 1985).
Negli atti di cancelleria vescovile del cardinale Ercole Gonzaga e del suo luogotenente Filippo Arrivabene si ricava la notizia della concessione del giuspatronato sulla chiesa di Stradella a Giuseppe, Antonio e Gabriele de Tartaglio (o Tartaglioni) di Mantova nell'anno 1528, con il conseguente diritto di nomina del rettore (Atti cancelleria vescovile di Mantova, 1527-1536). A questo atto è possibile far risalire l'erezione della parrocchia stessa.
Menzionata nella visita pastorale del cardinale Ercole Gonzaga, vescovo di Mantova, nell'anno 1544, come chiesa di Santa Maria de Carpeneta (Putelli 1934); nel 1610 la denominazione è già mutata e la chiesa è detta Santa Maria della Stradella (Constitutiones 1610).
La parrocchia, durante il secolo XVIII, fu di giuspatronato dei conti Porta di Mantova, che ne avevano acquisito il diritto dalla famiglia Tartaglioni (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Tale diritto è confermato almeno fino al 1807; negli atti delle visite pastorali successive e nei concorsi per la nomina del parroco non si hanno più notizie a riguardo. Solo nella visita del vescovo Bellè nel 1837 si afferma che il giuspatronato della famiglia Porta non esiste più, probabilmente per rinuncia della stessa (Visita Bellè 1837-1840).
Fin dal secolo XVI risulta officiata da un unico rettore; anche nel 1985 la parrocchia è retta dal solo parroco (Annuario diocesi Mantova 1985).
L’entrata annua nel 1544 è di 35 ducati in livelli (Putelli 1934).
L'entrata netta della parrocchia nel 1793 è di 2106,15 lire (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793).
La parrocchia, nel XVI secolo, risulta avere 250 anime da comunione (Putelli 1934); la popolazione ammonta a 570 abitanti nel secolo XVIII (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793) ed all’inizio del Novecento conta 1300 persone (Visita Origo 1901). Nel 1985 la parrocchia comprende 2100 abitanti (Annuario diocesi Mantova 1985).
A metà secolo XVI si ha notizia dell’esistenza della società del Corpo di Cristo (Putelli 1934); un secolo dopo le confraternite sono due, quella del Santissimo Sacramento e quella del Rosario (Visita Cattaneo 1676), mentre ad inizio Novecento sono testimoniate la compagnia di San Luigi Gonzaga e la pia unione delle madri di famiglia sotto la protezione dell'Addolorata. All’inizio del secolo XX comprende le frazioni di Mottella e Caselle (Visita Origo 1901).
Nel territorio parrocchiale si trovava nel 1676 un oratorio intitolato a San Carlo a "Magrete", in precedenza appartenente a Carlo Piroli e passato in quel tempo alla marchesa Claudia Agnelli Gonzaga, che vi fa celebrare a suo comodo (Visita Cattaneo 1676).
All’inizio del Novecento ad esso non si fa menzione, mentre è segnalato l'oratorio di San Girolamo, di ragione del marchese Benedetto Sordi, e si accenna ad altri due oratori privati non utilizzati per le celebrazioni, dei quali non viene data altra indicazione (Visita Origo 1901).
ultima modifica: 03/03/2004
[ E. Lucca, Cooperativa Charta - Mantova ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/7100050/