parrocchia dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Mantova. Dal 1610, data della prima notizia relativa alla divisione della diocesi mantovana in vicariati, la parrocchia è sede del vicariato omonimo (Constitutiones 1610; Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793; Prospetto diocesi Mantova 1843).
E' menzionata nella visita pastorale del cardinale Ercole Gonzaga, vescovo di Mantova, nell'anno 1544, con il titolo di San Biagio (Putelli 1934).
Negli atti della visita pastorale del medesimo vescovo Gonzaga del 1593 la parrocchia è chiamata dei "Santi Biagio, Ippolito e Cassiano" (Visita Gonzaga 1593).
Da altre fonti documentarie anteriori al cardinale Ercole risulta essere intitolata soltanto ai Santi Ippolito e Cassiano (Suzzara 1983).
Negli atti della visita pastorale del vescovo Giovanni Battista Bellè la chiesa di San Biagio è detta “antica” e oggetto di restauri già a fine Seicento (Visita Bellè 1837-1840).
Si ha notizia anche di una chiesa originaria, con la canonica, che era eretta all’interno del castello "penes turrim", ed era dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano. Di questa antichissima chiesa preesistente, nel secolo XVI, non restava nulla (Suzzara 1983; Visita Berengo 1881; Suzzara 1995).
La parrocchia di San Biagio fu sempre di libera collazione, con un parroco nominato dal vescovo di Mantova.
Fin dal secolo XV risulta officiata da un rettore (Suzzara 1983; Putelli 1934).
L’entrata annua nel 1544 è di 234 ducati in 238 biolche di terra e 8 ducati da livelli (Putelli 1934).
L'entrata netta della parrocchia nel 1793 è di 1607 lire (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793).
La parrocchia, nel XVI secolo, risulta avere anime 900 da comunione (Putelli 1934); la popolazione ammonta a 2351 abitanti nel secolo XVIII (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793), mentre nel 1837 ha raggiunto il numero i 2792 persone (Visita Bellè 1837-1840).
A metà secolo XVI si ha notizia dell’esistenza delle società del Corpo di Cristo e del Santissimo Sacramento (Putelli 1934); un secolo dopo le confraternite sono due, quella del Santissimo Sacramento e quella del Rosario (Visita Cattaneo 1676).
Poco prima del 1854 sono citate la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta canonicamente ed aggregata a quella delle Quarantore di Mantova (Visita Bellè 1837-1840).
Nel territorio parrocchiale esistevano nel 1676 una cappella privata presso il palazzo del marchese Michele Lelio Capiluppi ed una cappella nella corte di Domenico Bordini; inoltre è ricordata anche una piccola chiesa dei Padri di San Domenico, detta "Il Monastirolo" (Visita Cattaneo 1676).
Negli atti della visita pastorale del vescovo Bellè, nel 1837, si afferma che non esistono chiese succursali, ma vi sono alcuni oratori pubblici appartenenti a famiglie private, nei quali si celebra però la messa solo raramente (Visita Bellè 1837-1840).
Nel 1793 la chiesa è detta bisognosa di urgenti restauri (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793).
Dai primo anni dell’Ottocento si inizia a progettare la sua demolizione e la costruzione di un nuovo edificio sacro, che, realizzato nel 1854, assumerà l’intitolazione dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.
Dalla metà del XIX secolo la parrocchia è sede del vicariato omonimo (Prospetto diocesi Mantova 1843; Stato clero diocesi di Mantova 1894; Visita Origo 1901).
Con la ristrutturazione di tutti i vicariati diocesani nel 1967 la parrocchia è inserita nel vicariato n. 6 "Sant'Anselmo di Lucca" (RDMn 1967; Annuario diocesi Mantova 1985).
La consacrazione ufficiale della chiesa intitolata all'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria è del 17 maggio 1863 da parte del vescovo Giovanni Corti (Suzzara 1995).
Negli atti della visita pastorale del vescovo Giovanni Maria Berengo nel 1881, la chiesa è detta ancora sotto il titolo della Beata Maria Vergine Concetta e di San Biagio.
Nel 1985 la parrocchia è retta dal parroco, con due vicari ed un celebrante (Annuario diocesi Mantova 1985).
La popolazione ammonta a 3700 anime di cui 2400 da comunione nel 1881 (Visita Berengo 1881), ed all’inizio del Novecento conta 5700 persone (Visita Origo 1901). Nel 1985 la parrocchia comprende 10.000 abitanti (Annuario diocesi Mantova 1985).
Fin dall’istituzione della parrocchia si ha notizia dell’esistenza della confraternita del Santissimo Sacramento, ricostituita nel 1876, della pia unione della Sacra Infanzia e le consorelle della Beata Vergine Concetta; ad inizio Novecento sono testimoniate solo la confraternita del Santissimo Sacramento e la pia unione dell'Immacolata. All’inizio del secolo XX comprende le frazioni di Roncobonoldo, Fantina, Crocile e Parocchina (Visita Origo 1901).
Nel territorio parrocchiale si trovavano a metà Ottocento ben cinque oratori privati (di cui non si danno indicazioni) nei quali si celebra raramente, e la cappella dell'ospedale civico nella quale si celebra per gli ammalati (Visita Berengo 1881).
Nel 1901 la parrocchia comprende gli oratori della Beata Vergine, di ragione del signor De Micheli, della Beata Vergine del Popolo appartenente alla Congregazione di Carità, della Beata Vergine appartenente al marchese Capilupi, due oratori, entrambi dedicati alla Beata Vergine, di ragione dei frazionisti, e l'oratorio di Sant'Anna nell'ospedale (Visita Origo 1901).
ultima modifica: 03/03/2004
[ E. Lucca, Cooperativa Charta - Mantova ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/7100066/