parrocchia di San Paolo primo eremita sec. XVI - 1798
Parrocchia della diocesi di Mantova. Nel 1610, data della prima notizia relativa alla divisione della diocesi mantovana in vicariati, la parrocchia è sede di vicariato (Constitutiones 1610).
Nel 1793 fa parte della II vicaria di Castelbonafisso (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793).
Menzionata nella visita pastorale del cardinale Ercole Gonzaga, vescovo di Mantova, nell'anno 1544, come chiesa "loci Castrorum" (Putelli 1934).
La parrocchia fu sempre di libera collazione, con un parroco nominato dal vescovo di Mantova.
Nel secolo XVI risulta officiata da un rettore (che prende in seguito il titolo di parroco) e da un cappellano (Putelli 1934). Un secolo dopo, invece, vi è solo un arciprete (Visita Cattaneo 1676).
L’entrata annua del rettore nel 1544 è di 35 ducati, mentre il cappellano ne percepisce 12 (Putelli 1934).
L'entrata netta della parrocchia nel 1793 è di 1392,12 lire (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793).
Le anime da comunione nel 1544 secolo sono 180 e nel 1546, 200 (Putelli 1934). La popolazione, globalmente considerata conta 705 abitanti nel secolo XVIII (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793).
Nel 1676 è segnalata l'esistenza delle società Santissimo Sacramento e della Beata Vergine Maria del Carmelo (Visita Cattaneo 1676), mentre nel 1775 è attestata la confraternita del Santissimo Sacramento (Visita Pergen 1775).
Nel territorio della parrocchia è presente l'oratorio della Parolara di patronato dei marchesi Canossa (Visita Pergen 1775).
La parrocchia di San Paolo primo eremita fu soppressa il 24 maggio 1798 con decreto della repubblica Cisalpina ed aggregata alla parrocchia di San Biagio in Castelbelforte, come curazia; nel 1806 la chiesa, la canonica ed il beneficio furono venduti ad un privato (Galli 1975).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Giuliano Annibaletti, Cooperativa Charta - Mantova ]
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