parrocchia di Santa Lucia sec. XVI
Parrocchia della diocesi di Mantova. La parrocchia di Santa Lucia è nominata nella visita pastorale del vescovo Ercole Gonzaga nell'anno 1544 (Putelli 1934).
Si dice che ha 30 anime da comunione, è priva di reddito, ma con un cappellano pagato dal popolo.
Il suo reddito nel 1546 è di 6 sacchi di frumento, un plaustro di vino e due plaustri di legna (Putelli 1934).
Nel 1575 si afferma che per molti anni si era esercitata la cura d'anime, ma che allora la chiesa era "deserta" e la casa del parroco "diruta", inoltre i patrizi del luogo si rifiutano di mantenere il sacerdote (Visita Peruzzi 1575).
Nel 1593, negli atti della visita del vescovo Francesco Gonzaga, la chiesa non ha più la qualifica di "parrocchiale". E' da supporre che in questo intervallo di tempo (1575-1593) la parrocchia sia stata soppressa (Visita Gonzaga 1593).
Nella visita del 1676 si parla della chiesa di Santa Lucia come di un semplice oratorio, che si crede di patronato del marchese Ferdinando Ippoliti, il quale ne teneva le chiavi (Visita Cattaneo 1676).
Nel 1693, lo stesso patrono ed il vescovo di Mantova Enrico Vialardi unirono il beneficio semplice di Santa Lucia all'altare del Crocifisso nella chiesa parrocchiale di Castiglione Mantovano. A metà del secolo XIX il patronato sull'oratorio spettava ai marchesi Di Bagno (Ciresola 1990).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Giuliano Annibaletti, Cooperativa Charta - Mantova ]
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