parrocchia dell'Assunzione della Beata Vergine Maria 1437 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Mantova. La parrocchia era compresa nella diocesi di Verona fino alla fine del secolo XVIII.
Il passaggio alla diocesi di Mantova fu sanzionato il 23 gennaio 1787 dai vescovi di Verona e Mantova (Annuario diocesi Mantova 1994).
Fin dal secolo XVIII fu sempre sede di vicariato foraneo (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793; Prospetto diocesi Mantova 1843; Stato clero diocesi di Mantova 1894).
La chiesa di Santa Maria in Castello fu costruita nel 1151 quando il marchese Ermanno, governatore di Verona, decise di costruire ad Ostiglia un castello, affiancato da una cappella dedicata alla Vergine Assunta. Un cappellano vi officiava le sacre liturgie, anche se la cura d’anime restava al parroco della chiesa di San Lorenzo (Ostiglia 1989).
Solo nel 1437 furono attribuite al cappellano le competenze di natura parrocchiale.
La giurisdizione della parrocchia di Santa Maria in Castello si estendeva alla sinistra della Fossa, canale navigabile tra il Tartaro ed il Po, mentre gli abitanti a destra della Fossa facevano capo alla parrocchia di San Lorenzo. La posizione favorevole di Santa Maria in Castello la rese sempre più importante a scapito dell’altra chiesa (Manzoli 1999).
La chiesa di Santa Maria in Castello è menzionata nelle visite pastorali della diocesi di Verona fin dal 1460 (Visitationum liber 1454).
Nel secolo XVI la parrocchia risulta essere di giuspatronato del duca di Mantova; è retta da un arciprete e vi sono in essa le confraternite del Corpo di Cristo e della Santa Croce (Visitationum libri 1553). Tali confraternite sono confermate anche nel 1559 (Liber visitationis 1559), mentre nel 1632 è menzionata solo la società del Santissimo Rosario (Visitationes 1632).
L'entrata netta della parrocchia nel 1793 è di 1911 lire (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793).
Nel 1553 si contano circa 1200 anime da comunione (Visitationum libri 1553); la popolazione ammonta a 1.258 abitanti nel 1793 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793).
Nel 1801 la Curia vescovile di Mantova trasferì il titolo e l’ufficio parrocchiale della chiesa di San Lorenzo a quella di Santa Maria in Castello, che fu riconosciuta unica parrocchia di Ostiglia (Ostiglia 1999).
Non fu più adibita ufficialmente al culto nel 1896 per la costruzione della nuova parrocchiale di Santa Maria Assunta consacrata dal vescovo Paolo Carlo Origo (Visita Origo 1901); nel 1925 fu venduta a privati e ridotta ad officina meccanica. Nel 1944 fu poi devastata da un bombardamento aereo, dal quale si salvarono pochi, anche se significativi resti della chiesa (Ostiglia 1999)
Fin dalla sua costituzione la chiesa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria fu sede di vicariato foraneo (Visita Origo 1901). Con la ristrutturazione di tutti i vicariati diocesani nel 1967 la parrocchia è inserita nel vicariato n. 8 "Madonna della Comuna" (RDMn 1967; Annuario diocesi Mantova 1985).
Nel 1985 la parrocchia è retta dal parroco, coadiuvato da un vicario e da un collaboratore parrocchiale (Annuario diocesi Mantova 1985).
La popolazione, all’inizio del Novecento, ammonta a 5.500 persone. Nel 1985 la parrocchia ha raggiunto i 6400 abitanti (Annuario diocesi Mantova 1985).
Ad inizio Novecento sono presenti ben quattro confraternite: quella del Santissimo Sacramento, quella del Sacro Cuore di Gesù, la congregazione di San Luigi e la Pia Unione della Sacra Famiglia (Visita Origo 1901).
All’inizio del secolo XX comprende le frazioni di Comuna, Ponte Mulino e Torre.
Nel territorio parrocchiale si trovano la chiesa vecchia di Santa Maria del Castello, gli oratori di Sant'Antonio abate, appartenente all'ospedale, quello di San Giovanni Nepomuceno, appartenente al municipio, quello di Santa Marta a Ponte Mulino, del signor Strinasacchi Luigi ed infine il santuario della Beata Vergine della Comuna (Visita Origo 1901).
ultima modifica: 03/03/2004
[ E. Lucca, Cooperativa Charta - Mantova ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/7100176/