parrocchia di San Tommaso apostolo sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Mantova. Già sede del monastero di San Tommaso di “Acquanigra”, soggetto per privilegi papali alla santa Sede, e situato nella giurisdizione del pievato di Bozzolano, nel secolo XV l’abbazia fu convertita in commenda cardinalizia e nel 1562 venne stabilita l’erezione della vicaria perpetua di Acquanegra, con facoltà dei commendatari di provvedere alla cura d’anime con la nomina di sacerdoti secolari, che dovevano essere approvati dall’ordinario diocesano (Casnighi 1860; Guerrini 1940 b; Milani 1977). Inclusa nella quadra di Asola nel 1410 (Guerrini 1940 b), nella seconda metà del XVI secolo la medesima parrocchia era sede della vicaria di Acquanegra, nella diocesi di Brescia (Montanari 1987). Compresa nel movimento di emancipazione dalla diocesi di Brescia, promosso alla fine del secolo XVII dall’abbazia “nullius diocesis” di Asola, che vantava diritti, fondati su documenti falsi o alterati, anche sulle parrocchie di Acquanegra, Beverara, Mosio, Redondesco, Mariana, San Fermo, Casalromano e Castel Goffredo, le quali ricusarono la pretesa dipendenza, nel 1699 la parrocchia di Acquanegra era assegnata “provvisionaliter” all’arcivescovo di Milano. Nel 1713 la Santa Sede attribuiva Acquanegra alla diocesi di Mantova, sempre però “provisionaliter”, con le altre sette parrocchie, che sono chiamate negli atti “terre delegate”. Nel 1784 la parrocchia di San Tommaso insieme alle suddette parrocchie veniva definitivamente aggregata alla diocesi di Mantova (Guerrini 1940 b; Milani 1977; Diocesi di Mantova 1986). La parrocchia di Acquanegra nel 1770 era sede di vicaria della diocesi di Mantova (Catalogo clero diocesi di Mantova 1770), come nel 1793 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793) e nel 1817 (Elenco sacerdoti diocesi Mantova, 1817). Nel 1843 viene inserita nella vicaria foranea di Redondesco nel distretto VII della provincia di Mantova (Prospetto diocesi Mantova 1843). Nel 1868 variava ancora la giurisdizione di appartenenza territoriale: la parrocchia era attribuita alla vicaria di Canneto (Stato clero diocesi di Mantova 1868), dove rimase sino al 1967 quando venne a far parte del vicariato n. 3 di San Carlo Borromeo (RDMn 1967), dove ancora permane (Annuario diocesi Mantova 2001). Nel 1987, perduta la personalità civile dell'ente "chiesa parrocchiale", alla parrocchia di San Tommaso apostolo viene conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (decreto 15 gennaio 1987 a). Per effetto del medesimo decreto alla parrocchia di San Tommaso apostolo venne aggregata la soppressa parrocchia di San Michele arcangelo in Beverara.
Nel territorio della suddetta parrocchia, inclusa nel comune di Acquanegra sul Chiese, oltre alla parrocchiale, sono presenti altri luoghi di culto. Nella visita pastorale del 1566 sono ricordate la chiesa di San Pietro, la chiesa della Disciplina e la chiesa di San Rocco (Guerrini 1940 b). Nel 1654 si ha notizia del monastero dei capuccini a San Pietro, dell’oratorio di Santa Maria della Consolazione, della Natività di Maria Vergine per i Disciplini, di San Rocco per i Disciplini (Guerrini 1918). Nel 1776 sono citati gli oratori di San Rocco, della Beata Vergine Maria di Consolazione ossia San Fortunato martire, della Disciplina, di San Pietro, della Beata Vergine Maria detto 'di Zaco' (Visita Pergen 1775).
Circa la popolazione della parrocchia di Acquanegra, se nel 1566 sono numerate 3000 anime circa, di cui 1400 da comunione (Guerrini 1940 b), e nel 1654 sono contate 1800 anime (Guerrini 1918; Guerrini 1940 b), nel 1793 erano 2286 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1852 delle 2540 anime complessive della parrocchia, 1739 erano gli ammessi alla comunione e circa 600 gli ammessi alla cresima (Visita Corti 1850), mentre nel 1927 la popolazione si attesta sulle 4139 unità (Stato clero diocesi di Mantova 1927).
Nella seconda metà del XVI secolo il clero della parrocchia era costituito da quattro sacerdoti (Montanari 1987), mentre nel 1776, oltre al vicario foraneo e a un cappellano, vi erano altri sacerdoti il cui numero non è specificato (Visita Pergen 1775). Nel 1852 vi erano invece il parroco, un coadiutore parrocchiale, un curato e un sacerdote (Visita Corti 1850), mentre nel 1961 vi era il solo parroco (Annuario diocesi Mantova 1961).
Se nella visita pastorale del 1566 viene specificato che la “collatio” della chiesa di Acquanegra “spectat ad sanctam Sedem” (Guerrini 1940 b), nel 1776 si precisa che lo “ius nominandi" spetta al cardinale pro-tempore commendatario dell’abbazia (Visita Pergen 1775), come nel 1793 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1843 la parrocchia di Acquanegra viene definita di “ius patronato regio” (Prospetto diocesi Mantova 1843). Dopo il concordato tra la Santa Sede e l'Italia dell'11 febbraio 1929, la medesima parrocchia è di libera collazione (concordato 11 febbraio 1929, art. 24).
Se nel 1566 la rendita parrocchiale era di 1870 ducati, che diventano 200 ducati negli anni settanta del ‘500 (Montanari 1987), nel 1793 l’entrata parrocchiale era di 2865 lire (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1852 la medesima parrocchia presentava uno stato economico costituito da 2529,55 lire tra le attività e 2512,22 lire tra le passività (Visita Corti 1850).
Già sede del monatero di San Tommaso, decaduto nel secolo XV, nel territorio della parrocchia di Acquanegra nel 1582 venne fondato il monastero dei Capuccini, soppresso nel 1810 (Guerrini 1940 b).
Nel 1566 era presente nella parrocchia di Acquanegra la scuola del Corpo di Cristo (Guerrini 1940 b). Nel 1770 nella medesima parrocchia erano attive le società del Santissimo Rosario e quella del Santissimo Sacramento, la confraternita della Disciplina, quella di San Fortunato, la società di San Rocco (Catalogo clero diocesi di Mantova 1770). Dalla visita pastorale del 1776, oltre al Santissimo Sacramento, ai Disciplini cinturati, si ha notizia della presenza anche della compagnia di Santo Spirito (Visita Pergen 1775). Nel 1852 la confratermita del Santissimo Sacramento contava 27 confratelli (Visita Corti 1850).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Giancarlo Cobelli ]
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