parrocchia di San Pietro apostolo sec. XVII - [1989]
Parrocchia della diocesi di Mantova. Già dedicata a “Sancti Petri de Alardis in terra Barcorum, villa Asulae”, come risulta dalla visita pastorale del 1566 (Guerrini 1940 b), la chiesa di Barchi nel 1654 appare intitolata all’Immacolata Concezione (Guerrini 1918). Dagli atti della visita pastorale del 1902 la chiesa parrocchiale risulta dedicata a San Pietro apostolo (Visita Origo 1901), dedicazione che tuttora conserva (Annuario diocesi Mantova 2001).
Già dipendente dalla “plebs de Asula”, “sub titulo canonicatus” nel 1566 (Guerrini 1940 b), dal “Catalogi quatuor compendiarii quos Coelum sanctae brixianae ecclesiae circumplecitur”, si ha notizia che nel 1654 la chiesa di Barchi era “parochialis et canonico Sancti Petri Asulae commendata, quae ab illa parochiali dismembrata fuit pro maiori subsidio et commoditate animarum huius loci” (Guerrini 1918). Alla fine del secolo XVII la medesima parrocchia, separata dalla diocesi di Brescia a cui apparteneva, veniva aggregata alla giurisdizione della abbazia “nullius diocesis” di Asola (Guerrini 1940 b; Milani 1977). Nel 1818 la parrocchia di Barchi era unita alla diocesi di Mantova e nel 1821 era compresa nella vicaria foranea di Asola (Istituzione vicariati Castel Goffredo e Asola, 1819-1821); nel 1843 la parrocchia di San Pietro apostolo risultava far parte della vicaria foranea di Asola nel distretto XVII (Prospetto diocesi Mantova 1843), dove permaneva sino al 1967 quando era inserita nel vicariato n. 3 di San Carlo Borromeo, dove ancora permane (Annuario diocesi Mantova 2001) Nel 1987, perduta la personalità civile dell'ente "chiesa parrocchiale", alla parrocchia di San Pietro apostolo viene conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (decreto 15 gennaio 1987 a).
Nel territorio della suddetta parrocchia, inclusa nel comune di Asola, oltre alla parrocchiale, sono presenti altri luoghi di culto. Dalla visita pastorale del 1902, oltre ad essere riportata la divisione del territorio parrocchiale nelle frazioni di Camporegio, Belvista, Bosco Bellini Paolo, Bosco Bellini detto Sagre, è ricordato l’oratorio della Beata Vergine (Visita Origo 1901).
Circa la popolazione della parrocchia di Barchi nel 1654 sono contate 245 anime (Guerrini 1918). Nel 1851, delle 502 anime complessive della parrocchia che formano 107 famiglie, 367 sono gli “ammessi alla comunione” e 354 gli “ammessi alla cresima” (Visita Corti 1850), mentre nel 1902 la popolazione si attesta sulle 626 unità (Visita Origo 1901).
Dagli atti della visita pastorale del 1566 si ha notizia che un cappellano di Medole “exercet curam animarum in ecclesia Sancti Petri de Alardis in terra Barcorum, villa Asulae” (Guerrini 1940 b). Nel 1851 il clero parrocchiale era formato dal solo parroco (Visita Corti 1850), come nel 1961 (Annuario diocesi Mantova 1961).
Definita nel 1843 parrocchia di “libera collazione” (Prospetto diocesi Mantova 1843), nella visita pastorale del 1902 è specificato che la parrocchia di Barchi è di “nomina vescovile”. Nel 1902 il beneficio parrocchiale era di lire 606; le condizioni morali della popolazione sono così definite: “In generale i costumi del popolo sono soddisfacenti” (Visita Origo 1901).
Nel 1851 era presente nella parrocchia di Barchi la confraternita del Santissimo Sacramento, costituita da 22 confratelli (Visita Corti 1850), mentre dalla visita pastorale del 1902 si ha notizia, oltre che della citata confraternita, della compagnia di San Luigi Gonzaga (Visita Origo 1901).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Giancarlo Cobelli ]
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