parrocchia dei Santi Pietro e Paolo apostoli sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Mantova; fino al 1787 appartenne alla diocesi di Brescia. Già soggetta nel 1410 alla quadra di Montichiari, nel 1488 l’arciprete di Guidizzolo rinunciò alla parrocchia che venne affidata al monastero degli Olivetani di Santa Maria del Gradaro in Mantova, rinuncia confermata da una bolla papale del 1508. I monaci si assumevano l’obbligo di garantire che un loro confratello venisse nominato come vicario per l’esercizio della cura delle anime. Il governo della parrocchia tornò al clero secolare nel 1804. Nel 1512 veniva ribadita la soggezione della parrocchia al vescovo di Brescia (Ruffoni 1994; Mondadori 1996). Nella seconda metà del XVI secolo la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Guidizzolo era parte della vicaria di Castel Goffredo, nella diocesi di Brescia (Montanari 1987), mentre nel 1727, come risulta dallo “stato della chiesa e clero bresciano dell’anno 1727” la medesima parrocchia era parte della vicaria di Castiglione delle Stiviere (Guerrini 1940 b). Nel 1787 la parrocchia di Guidizzolo veniva separata dalla diocesi di Brescia ed annessa alla diocesi di Mantova (Guerrini 1940 b; Milani 1977). Nel 1793 la medesima parrocchia risultava far parte sempre della vicaria di Castiglione delle Stiviere (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793), come nel 1843, quando era precisato che era inserita nel distretto V della provincia di Mantova (Prospetto diocesi Mantova 1843). Ivi rimaneva sino al 1967 quando venne compresa nel vicariato n. 4 di San Luigi Gonzaga (RDMn 1967), dove permane tuttora (Annuario diocesi Mantova 2001). Nel 1987, perduta la personalità civile dell'ente "chiesa parrocchiale", alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo apostoli di Guidizzolo viene conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (decreto 15 gennaio 1987 a).
Nel territorio della suddetta parrocchia, inclusa nel comune di Guidizzolo, oltre alla parrocchiale, sono presenti altri luoghi di culto. Nella visita pastorale del 1566 viene riportato che la “plebs” di Guidizzolo “habere infrascriptas ecclesias”: chiesa di San Martino, chiesa di Sant’Andrea, oratorio di San Lorenzo (Guerrini 1940 b). Nella visita pastorale del 1902, oltre ad essere riportata la divisione del territorio parrocchiale nelle frazioni di Rebecco e Salvarizzo, è ricordata la chiesa di San Giacomo (Visita Origo 1901).
Circa la popolazione della parrocchia di Guidizzolo, se nel 1566 sono numerate circa 1300 anime, di cui 800 da comunione (Guerrini 1940 b), e nel 1654 sono contate 1100 anime (Guerrini 1918; Guerrini 1940 b), dallo “stato della chiesa e clero bresciano dell’anno 1727” risulta che vi erano 1300 “anime” (Guerrini 1940 b), mentre nel 1793 erano 1577 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1851, delle1721 anime complessive della parrocchia, che costituivano 498 famiglie, 1359 erano “anime da comunione” e 114 erano “ammessi alla cresima” (Visita Corti 1850), mentre nel 1901 la popolazione si attesta sulle 2300 unità (Visita Origo 1901).
Nella seconda metà del XVI secolo il clero della parrocchia era costituito da tre sacerdoti (Montanari 1987; Tessaroli 1934); dallo “stato della chiesa e clero bresciano dell’anno 1727” risulta che, oltre al curato, vi erano altri 10 sacerdoti parrocchiali e 2 chierici (Guerrini 1940 b). Nel 1852 vi erano invece il parroco, un curato e 4 sacerdoti (Visita Corti 1850), mentre nel 1961 vi era il parroco e un vicario cooperatore (Annuario diocesi Mantova 1961).
Dalla visita pastorale del 1566 risulta che la parrocchia di Guidizzolo “sit unita religioni dd. Monacorum Montis Oliveti et teneantur ipsi manutenere unum vicarium curatum, presbiterum saecularem, qui curam animarum exercere habeat et ecclesistica sacramente ministrare” (Guerrini 1940 b). Ancora nel 1793 risulta che "il benefio parrocchiale è stato incorporato al monastero de' padri Olivetani di Mantova, perciò essi hanno la nomina di un vicario su cui è appoggiata la cura dell'anime" (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1804 il governo della parrocchia passava dai monaci olivetani al clero secolare con l'attribuzione del titolo di arciprete al parroco (Mondadori 1996). Definita nel 1843 parrocchia di “ius patronato regio” (Prospetto diocesi Mantova 1843), nella visita pastorale del 1902 è specificato che la parrocchia di Guidizzolo è ancora di “regio patronato” (Visita Origo 1901).
La rendita parrocchiale era valutata in 208 ducati negli anni settanta del ‘500 (Montanari 1987), mentre nel 1793 l'entrata parrocchiale era di lire 966 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1851 la medesima parrocchia presentava uno stato economico costituito da 1410,05 lire tra le attività e 1626,87 lire tra le passività (Visita Corti 1850), mentre nel 1902 il reddito del beneficio parrocchiale era di lire 160 circa (Visita Origo 1901).
Nel 1902 i costumi morali della popolazione sono definiti “abbastanza soddisfacenti” (Visita Origo 1901).
Nel 1566 era presente nella parrocchia di Guidizzolo la scuola de Corpo di Cristo (Guerrini 1940 b). Nel 1851 la confraternita del Santissimo Sacramento era costituita da 41 confratelli (Visita Corti 1850). Dalla visita parrocchiale del 1901 si ha notizia che erano attive nella medesima parrocchia la confraternita del Santissimo Sacramento, le consorelle del Carmine, la pia unione delle Figlie di Maria, l’apostolato della Preghiera, la pia lega contro la bestemmia e il turpiloquio (Visita Origo 1901).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Giancarlo Cobelli ]
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