parrocchia dei Santi Vigilio e Donato vescovi e martiri sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Mantova. Sebbene sia documentata già dalla fine del secolo XI la presenza in Rivalta di due chiese, una intitolata a San Vigilio, citata in una donazione del 1096 e che con il tempo andò in rovina, l’altra consacrata a San Donato, citata in una compravendita del 1205 (Rodigo 1999), è nella visita pastorale del 1544 che viene definita la dedicazione della parrocchia ai Santi Vigilio e Donato vescovi e martiri (Putelli 1934), titolazione che viene costantemente ribadita negli atti delle visite pastorali compiute dai vescovi mantovani o da loro delegati e che è tuttora confermata (Annuario diocesi Mantova 2001).
Nell’elenco delle pievi di pertinenza della diocesi di Mantova del 1037 è nominata la “plebs de Riverso”, luogo di culto da identificare forse con la pieve di Rivalta (Marani 1977), mentre dal "liber decime imposite Mantuano clero" degli anni 1295-1298 si ha notizia della "plebis Ripalee" (Lombardia et Pedemontium 1990). Nel 1610 la “parochia” dei Santi Vigilio e Donato è compresa nel vicariato foraneo di Castellucchio (Constitutiones 1610), come peraltro nel 1770 (Catalogo clero diocesi di Mantova 1770) e nel 1793 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1817 è confermata la sua appartenenza al vicariato X di Castellucchio (Elenco sacerdoti diocesi Mantova, 1817), mentre nel 1843 la parrocchia dei Santi Vigilio e Donato vescovi e martiri risulta far parte della vicaria foranea di Marcaria nel distretto VIII della provincia di Mantova (Prospetto diocesi Mantova 1843), sino al 1887 quando viene inserita nel vicariato foraneo di Rivalta (Stato clero diocesi di Mantova 1887). Nel 1927 la parrocchia dei Santi Vigilio e Donato vescovi e martiri è reinserita nel vicariato foraneo di Castellucchio (Stato clero diocesi di Mantova 1927), sino al 1967 quando è compresa nel vicariato n. 2 Madonna delle Grazie (RDMn 1967). Nel 1969 la medesima parrocchia è aggregata al vicariato n. 10 San Giuseppe (RDMn 1969), dove ancora permane (Annuario diocesi Mantova 2001). Nel 1987, perduta la personalità civile dell'ente "chiesa parrocchiale", alla parrocchia dei Santi Vigilio e Donato vescovi e martiri viene conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (decreto 15 gennaio 1987 a).
Nel territorio della suddetta parrocchia, inclusa nel comune di Rodigo, oltre alla parrocchiale, sono presenti altri luoghi di culto. Già in un documento del 1223 è menzionata una chiesa di Santa Maria di Riverso o Reverso (Marani 1977); dalla visita pastorale del 1544 è testimoniata la presenza della chiesa campestre di San Donato, con rettore che ha un salario di 10 ducati, e della chiesa dei Sette Frari (Putelli 1934); quest’ultima è confermata anche nella visita apostolica del 1575 (Visita Peruzzi 1575) e nella visita pastorale del 1776 (Visita Pergen 1775).
Circa la popolazione della parrocchia dei Santi Vigilio e Donato vescovi e martiri, se nel 1544 sono numerate 560 “anime da comunione” (Putelli 1934), che scendono a 350 nel 1575 (Visita Peruzzi 1575), nel 1793 sono contate 786 anime (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793), e nel 1851, delle 977 anime complessive della parrocchia che formano 232 famiglie, 22 sono “ammesse alla comunione”, e 17 “ammesse alla cresima” (Visita Corti 1850), mentre nel 1902 la popolazione si attesta sulle 1450 unità (Visita Origo 1901).
Se da un breve di Clemente II del 1047 risulta che viene “confermato all’arciprete di “Ripalta” il diritto di tenere un sacerdote, un diacono e un suddiacono in ordini minori” (Rodigo 1999) ed in seguito è documentata la presenza di un collegio canonicale, retto da un arciprete (Marani 1977), nel 1544 il clero della parrocchia era costituito da un rettore, “canonicus mantuanus”, e da un sacerdote che “deservit in ea pro capellano […] qui habet de salario ducatos 24 anno singulo” (Putelli 1934). La medesima situazione è confermata nel 1575 (Visita Peruzzi 1575) e nel 1776, quando accanto al parroco vi era un curato (Visita Pergen 1775), come peraltro nel 1851 (Visita Corti 1850), mentre nel 1961 vi era un parroco e un vicario cooperatore (Annuario diocesi Mantova 1961).
Nel 1793 la parrocchia di Rivalta era definita di “libera collazione” (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793), come nel 1899 (Visita Origo 1901).
Nel 1544 il rettore “percepit de introitibus annuatim ex ea ducatos 246” (Putelli 1934) mentre nel 1575 egli aveva un “introitus in taxa ducatorum de camera trecentum” (Visita Peruzzi 1575). La parrocchia dei Santi Vigilio e Donato vescovi e martiri nel 1793 aveva una entrata di lire 9042 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793), mentre nel 1847 presentava uno stato economico costituito da 1598,71 lire tra le attività e 997,23 lire tra le passività (Visita Corti 1850). Nel 1902 il beneficio parrocchiale era di lire 2410 (Visita Origo 1901).
Nel 1899 gli abitanti di Rivalta sono definiti “religiosi” (Visita Origo 1901).
Nel territorio della parrocchia è testimoniata la presenza dell’“ospitale di Sette Fra”, che risale al 1170 (Rodigo 1999).
Dal 1575 è testimoniata la presenza della compagnia del Santissimo Sacramento (Visita Peruzzi 1575), confermata nel 1776 (Visita Pergen 1775). Nel 1850 si specifica che la confraternita del Santissimo Sacramento era costituita da 48 confratelli (Visita Corti 1850), mentre nel 1902, accanto a quest’ultimo sodalizio, agivano nella parrocchia anche la compagnia della Beata Vergine della Cintura e l’associazione di San Luigi (Visita Origo 1901).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Giancarlo Cobelli ]
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