parrocchia di San Michele arcangelo sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Mantova. La prima testimonianza dell’esistenza di un edificio sacro a San Michele in Bosco è in un documento del 1297 in cui si fa riferimento ad alcuni “jura heclesia Santi Michaellis” (Chizzoni 1987).
Nel 1610 la “parochia” di San Michele è compresa nel vicariato foraneo di Marcaria (Constitutiones 1610), come peraltro nel 1770 (Catalogo clero diocesi di Mantova 1770) e nel 1793 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1817 è confermata la sua appartenenza al vicariato XIX di Marcaria (Elenco sacerdoti diocesi Mantova, 1817), mentre nel 1843 la medesima parrocchia risulta far parte ancora della vicaria foranea di Marcaria nel distretto VIII della provincia di Mantova (Prospetto diocesi Mantova 1843), sino al 1887 quando viene inserita nel vicariato foraneo di Campitello (Stato clero diocesi di Mantova 1887). Nel 1894 la parrocchia di San Michele arcangelo è reinserita nel vicariato foraneo di Marcaria (Stato clero diocesi di Mantova 1894), dove permane sino al 1967 quando è compresa nel vicariato n. 2 di Madonna delle Grazie (RDMn 1967). Nel 1969 varia un’altra volta giurisdizione ecclesiastica e viene aggregata al vicariato n. 10 di San Giuseppe (RDMn 1969), dove ancora permane (Annuario diocesi Mantova 2001). Nel 1987, perduta la personalità civile dell'ente "chiesa parrocchiale", alla parrocchia di San Michele arcangelo viene conferita la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto (decreto 15 gennaio 1987 a).
Nel territorio della suddetta parrocchia, inclusa nel comune di Marcaria, oltre alla parrocchiale, sono presenti altri luoghi di culto. Nella visita pastorale del 1777, viene nominato l’oratorio di “ius patronato” di Girolamo Ghidini (Visita Pergen 1775). Nella visita pastorale del 1900, oltre ad essere riportata la divisione del territorio parrocchiale nella frazione di Mirandola, è ricordata la chiesa di San Giuseppe (Visita Origo 1901).
Circa la popolazione della parrocchia di San Michele arcangelo, se nel 1544 sono numerate 250 “anime da comunione” (Putelli 1934), che salgono a 350 circa nel 1575 (Visita Peruzzi 1575), nel 1793 sono contate 880 anime (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793). Nel 1850, delle 909 anime complessive della parrocchia che formano 200 famiglie, 666 sono “anime da comunione”, e 736 sono “cresimate” (Visita Corti 1850), mentre nel 1900 la popolazione si attesta sulle 1200 unità (Visita Origo 1901).
Nel 1544 il clero della parrocchia era costituito da un rettore, definito “clericus regiensis” (Putelli 1934), come nel 1575 (Visita Peruzzi 1575), mentre nel 1777 vi era un rettore ed un curato (Visita Pergen 1775). Nel 1850 la parrocchia era retta dal parroco, un curato e un sacerdote (Visita Corti 1850), mentre nel 1961 vi era il solo parroco (Annuario diocesi Mantova 1961).
Definita nel 1793 parrocchia di “libera collazione” (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793), nella visita pastorale del 1900 veniva specificato che la parrocchia di San Michele era di “nomina vescovile” (Visita Origo 1901).
Nel 1544 il rettore “habet de introitu annuatim ducatos 24 vel circa” (Putelli 1934). La parrocchia di San Michele arcangelo mentre nel 1793 aveva una entrata di lire 138 (Parrocchie forensi diocesi di Mantova, 1793), nel 1850 presentava uno stato economico costituito da 1051 lire tra le attività e 1049,52 lire tra le passività (Visita Corti 1850) e nel 1900 aveva un beneficio parrocchiale con un reddito di lire 244 (Visita Origo 1901).
Nel 1900 lo stato morale degli abitanti di San Michele in Bosco è così definito: “in massima il popolo di questa parrocchia è religioso. […] E’ tendente nelle domeniche e feste frequentare le osterie che in questo piccolo paese sono cinque” (Visita Origo 1901).
Nel 1544 nella parrocchia era attiva la società del Santissimo Corpo di Cristo (Putelli 1934). La presenza della confraternita del Santissimo Sacramento, è confermata nel 1575, quando contava 40 membri (Visita Peruzzi 1575). Dal “Catalogo di tutto il clero, monasteri, luoghi pii e confraternite, co’ loro rispettivi rettori della città, diocesi, e terre dette delegate al vescovado di Mantova dell’anno MDCCLXX”, risulta che era attiva la compagnia di San Rocco (Catalogo clero diocesi di Mantova 1770), mentre dalla visita del 1850 si ha notizia, oltre che della presenza della confraternita del Santissimo Sacramento, costituita da 32 confratelli, anche della confraternita della Santa Dottrina Cristiana, del consorzio di San Luigi Gonzaga, dell’unione delle Divote del Rosario (Visita Corti 1850). Nel 1900 nella parrocchia di San Michele erano presenti la confraternita del Santissimo Sacramento e l’associazione delle Figlie di Maria (Visita Origo 1901).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Giancarlo Cobelli ]
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