intendenza di finanza 1780 - 1796
Le continue critiche che vennero mosse all’attività svolta dal Magistrato camerale, riformato nel 1770, portarono con il dispaccio regio del 23 ottobre 1780 al totale distaccamento del dipartimento di finanza. L’amministrazione finanziaria si dava così una struttura gerarchica analoga a quella della Camera dei conti.
Secondo quanto stabilito nel dispaccio regio al Magistrato camerale continuavano ad essere affidati gli affari relativi al censo, all’annona, al commercio, alla gestione delle acque, ai confini, alla stipulazione di contratti, “non comprensivi però quelli riguardanti i rami di finanza”, e ancora la soprintendenza della tesoreria generale, “e tutte le ispezioni in genere che dipendono dallo stesso Magistrato camerale fuori di quelle che si riferiscono al dipartimento della finanza” (editto 30 novembre 1780).
Il dipartimento preposto all’amministrazione delle finanze, cioè “dÈ rami di entrate camerale, tanto di quelli che erano prima appaltati alla Ferma generale, quanto delle altre regalie già esistenti presso la Nostra Camera e che successivamente verranno redente” – che già aveva acquistato nel decennio precedente larga autonomia dal Magistrato camerale – venne da esso completamente distaccato e sottoposto alla “immediata dipendenza degli ordini del Governo ed appoggiato ad una Intendenza generale composta da un Intendente e Vice-intendente, e da i pochi subalterni che saranno riconosciuti necessari e ciò con le stesse facoltà, che finora ha avute il Magistrato camerale” (editto 30 novembre 1780, cap. II).
Dalla sola Intendenza di finanza incominciarono quindi a dipendere tutti i funzionari che, per le materie di natura finanziaria, erano stati subordinati al Magistrato camerale.
Con disposizione dell’Amministrazione generale di Lombardia del 25 ottobre 1796 l’Intendenza generale di finanza venne soppressa e sostituita da una semplice Ispettoria centrale di finanza, avendo l’Amministrazione generale preso su di sé “l’immediata vigilanza di una parte tanto interessante il patrimonio dello Stato” (proclama 4 brumale anno V).
ultima modifica: 03/04/2006
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