procuratori sec. XIII - sec. XIV

Il primo esplicito accenno ai procuratori come ufficiali funzionari del comune che operavano unitamente ai canevari risale al 1215.
Mentre per tutto il primo decennio delle loro esistenza ed attività non sono note le modalità seguite per la loro nomina, da un documento datato 1225 emerge come a partire da quello stesso anno i due procuratori dovessero essere eletti dal podestà, entro venti giorni dall’inizio della sua carica, con il compito particolare di vigilare sull’operato del podestà stesso e di tutti gli officiali che componevano la sua “curia” (Manaresi 1919); dal 1247, secondo quanto sostiene il Corio, i due procuratori incominciarono invece ad essere nominati dalla Credenza.
Dalla metà del XII secolo, oltre alle mansioni loro delegate sin dall’atto di istituzione, i procuratori dovettero anche provvedere e controllare che nessun cittadino commettesse frodi ai danni del Comune. Ai procuratori era inoltre tassativamente proibito allontanarsi dalla città.
Ad uno di essi era infine affidata la custodia di una delle chiavi del tesoro pubblico; l’altra chiave era custodita da uno dei canevari (Barni 1954; Franceschini 1954; Manaresi 1919; Santoro 1968).

ultima modifica: 19/01/2005

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