governatore degli statuti sec. XIV - sec. XVI
Mentre nella fase podestarile dell’età comunale, la conservazione degli Statuti cittadini – compito di grandissima importanza dati i frequenti incendi che caratterizzarono il periodo – era stata attribuita, tra le altre competenze, ai Sei della Camera, nel secolo XIV le autorità credettero opportuno istituire un apposito officio per la conservazione degli Statuti e delle gride attraverso cui si comunicavano al popolo le disposizioni ducali.
La prima citazione relativa all’esistenza di un “Gubernator statutorum” è infatti contenuta nell’istrumento del 22 marzo 1351, relativo alla seconda codificazione degli statuti milanesi, in cui il notaio che rogò l’atto, Paganolo Panigarola, si dichiara cittadino milanese e governatore degli statuti. Tuttavia già in un atto dell’11 luglio 1349 troviamo un Paganolo Panigarola “notarius ad statuta Comunis Mediolani ac sapientum”, riportato nel Codice trivulziano 1507. È pertanto possibile ritenere che a partire dalla metà del secolo XIV sia incominciato il diritto della famiglia Panigarola di tenere l’officio del governatore degli statuti, officio che in seguito non venne considerato civico bensì statale (Santoro 1956; Santoro 1968).
ultima modifica: 19/01/2005
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