collaterali sec. XV - sec. XVI
Collaboratori diretti dei Maestri delle entrate, i collaterali generali si occupavano di fare osservare gli ordini del banco degli stipendiati, cioè di tutti i soldati al servizio di podestà, castellani, conestabili, capitani, sia per le modalità di assoldamento sia per quelle di pagamento.
Il numero dei collaterali, carica a vita ricoperta dai milanesi, variò nel corso del Quattrocento a seconda delle necessità: mentre durante il governo di Filippo Maria Visconti il collaterale generale incaricato della gestione del banco degli stipendiati era unico, più tardi, con Francesco Sforza tali compiti vennero ripartiti tra due collaterali generali, costituiti da un collaterale cavalcante, due sotto-collaterali, un officiale per le bollette, uno per le licenze, ed un accusatore.
Compito dei collaterali cavalcanti, che dovevano essere “fidos, expertos et incorruptibiles” era controllare, almeno una volta ogni due mesi, i soldati al servizio di castellani, podestà, capitani e connestabili e, in generale, l’attività svolta da tutti gli stipendiati “militari”; ad essi spettava inoltre verificare le munizioni ed, annualmente, ispezionare i fortilizi importanti e le postazioni di confine per verificare che le munizioni e le vettovaglie fossero sufficienti qualora i castelli necessitassero di riparazioni.
Gli officiali che ricoprirono tali incarichi fino alla morte erano per lo più milanesi e venivano in genere sostituiti dai figli o al massimo dai parenti più prossimi (Leverotti 1997).
ultima modifica: 19/01/2005
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