officio delle bollette sec. XIV - sec. XVI
Voluti da Gian Galeazzo nel 1386 gli officiali delle bollette, strettamente legati ai referendari – erano spesso esponenti della medesima famiglia – gestivano un officio molto importante e delicato per la sicurezza dello stato. Gli officiali delle bollette dovevano infatti controllare che tutta la posta in arrivo, in partenza o in transito fosse bollata; e ancora erano tenuti a prendere nota dei forestieri di passaggio o in arrivo e di tutti coloro che pernottavano negli alberghi milanesi. Questi ultimi infatti non solo dovevano essere annotati su appositi registri dagli albergatori, ma tutta la loro merce e soprattutto le loro carte dovevano essere contrassegnati da un bollo di riscontro.
L’officio ricopriva particolare importanza soprattutto quando il Dominio si trovava in guerra: esso permetteva infatti di controllare il passaggio di spie e di ambasciatori e di carpire i segreti della loro corrispondenza, talvolta sequestrata, aperta con artefizi, copiata, risigillata e riconsegnata al latore.
Erano infatti gli officiali delle bollette, esercitando anche compiti di polizia a provvedere, sulla base di sommarie descrizioni, alla cattura, o semplicemente a segnalare la presenza di banditi, ladri, spie (Leverotti 1997).
ultima modifica: 19/01/2005
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