commissario imperiale 1814 aprile 26 - 1814 giugno 12
Con il proclama del 26 aprile 1814 il commissario imperiale marchese Annibale Sommariva, ciambellano, cavaliere dell’ordine di Maria Teresa, generale tenente-maresciallo e proprietario di un reggimento di corazzieri imperiali, dichiarava di prendere possesso, in nome delle potenze alleate, del territorio del Regno non ancora conquistato dalle truppe alleate in seguito alla sconfitta e all’abdicazione di Napoleone (6 aprile 1814).
Nello stesso proclama il Sommariva confermava inoltre la Reggenza provvisoria milanese e i funzionari pubblici, imponendo però alla Reggenza stessa l’interruzione della sua attività legislativa in attesa dell’arrivo del plenipotenziario Bellegarde.
L’articolo 6 del trattato di Parigi del 30 maggio 1814 assicurava all’Austria quella parte di Italia che non sarebbe stata ricostituita in stati indipendenti. L’incorporazione della Lombardia e del Veneto fu poi sancita al congresso di Vienna, conclusosi il 9 giugno 1815 (anche sulla base di un articolo segreto in merito contenuto nel trattato di Teplitz del 9 settembre 1813).
La Lombardia e il Veneto furono annesse ufficialmente all’Austria con il proclama del plenipotenziario imperiale Enrico Bellegarde del 12 giugno 1814. Il 31 luglio dello stesso anno venne istituita dall’imperatore Francesco I la commissione aulica centrale di organizzazione, con l’incarico di formulare progetti e proposte per l’integrazione indolore dei territori neoacquisiti dall’Impero a seguito del crollo del sistema napoleonico. Infine, il 7 aprile 1815, fu emanata la sovrana patente di istituzione del nuovo Regno, definito Regno Lombardo-Veneto, il cui ordinamento entrò in vigore il 2 gennaio 1816, con la nomina del regio governo presieduto dal conte Francesco Sarau (Meriggi 1981 b; Meriggi 1983; Meriggi 1987; Raponi 1967; Sandonà 1912; Spellanzon 1960 a).
ultima modifica: 19/01/2005
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