intendenza generale 1859 giugno 8 - 1859 ottobre 23
Avvenuta la liberazione di quasi tutto il territorio lombardo e l’unione politica della regione agli stati sardi, si procedette alla riorganizzazione amministrativa temporanea della Lombardia, sulle linee generali, ma non senza alcune modificazioni, proposte dalla commissione Giulini. Il decreto dell’8 giugno 1859, dato a Milano da Vittorio Emanuele II dopo la sua trionfale entrata in città insieme con Napoleone III, facendo cessare i poteri conferiti ai commissari straordinari, poneva al vertice della struttura temporanea il governatore, rappresentante del re e investito dei pieni poteri per tutto ciò che concerneva l’amministrazione civile. Alle sue dipendenze erano poste tutte le autorità delle province lombarde e presso di lui veniva istituita una segreteria generale. I compiti che in passato erano stati svolti dalla luogotenenza venivano ripartiti tra cinque sezioni costituenti la regia amministrazione centrale della Lombardia.
In luogo delle delegazioni provinciali, soppresse, si istituivano in ogni provincia sul modello piemontese le intendenze generali. All’intendente, nominato dal re, spettavano dunque tutte le funzioni e le attribuzioni delle cessate delegazioni, ma anche la direzione politica della provincia. L’intendenza aveva il compito di sorveglianza su tutti gli uffici pubblici della provincia, rilasciava i passaporti e le carte di passo. La riorganizzazione della pubblica sicurezza poneva alle dipendenze dell’intendenza anche i questori provinciali e distrettuali. Il decreto dell’8 giugno infatti toglieva ai commissari distrettuali le competenze in materia di sicurezza, sopprimeva la direzione generale di polizia e i commissariati superiori e affidava la pubblica sicurezza ai questori provinciali e distrettuali (che avevano circoscrizione territoriale di una o più preture foresi). Pur mantenendo le medesime circoscrizioni, i circondari di polizia delle città assumevano invece la denominazione di circondari di pubblica sicurezza con a capo dei questori urbani, dipendenti dal questore provinciale (Atti della commissione Giulini 1962; Raponi 1961).
ultima modifica: 19/01/2005
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