commissione delegata alla revisione dei contratti 1799 giugno 22 - 1800 maggio
La Commissione delegata alla revisione dei contratti venne attivata dal commissario imperiale Cocastelli il 22 giugno 1799, per “riconoscere ed esaminare tutti li contratti seguiti di alienazioni di qualunque siasi sorte e concessioni per qualunque titolo fatte dopo l’invasione de’ francesi sino al ritorno delle gloriose armi di S.M. nella Lombardia austriaca, nel Mantovano, Bresciano, Bergamasco e Cremasco, [Salò e sua Riviera], relativamente ai beni, case, ragioni d’acque ed altri effetti camerali, del Fondo di religione e di pubblica istruzione, delle commende di Malta, de’ beneficiati d’ogni gerarchia e delle corporazioni regolari e secolari state soppresse nel suddetto tempo intermedio e di qualunque altro istituto e corpo dipendente dalla sovrana tutela” (proclama 22 giugno 1799).
Il fine dichiarato era quello di congelare gli atti di vendita, considerati illegittimi a causa della pretesa illegittimità della stessa Repubblica Cisalpina, e procedere poi alla restituzione dei beni agli antichi proprietari, per lo più enti ecclesiastici (Pagano 1998).
La Commissione era formata da quattro uomini di legge: i consiglieri aulici Matteo Ordogno de Rosales, Carl’Antonio Pedroli, Barnaba Maineri e il consigliere procuratore generale della Regia Camera Marcantonio Fortis.
ultima modifica: 19/01/2005
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