regia commissione generale di polizia 1799 aprile 29 - 1800 maggio
La Commissione generale di polizia venne istituita dal comandante generale Melas con un editto pubblicato il 29 aprile 1799 (editto 29 aprile 1799). Insediatasi quello stesso giorno presso il Palazzo di giustizia, dove rimase fino all’8 maggio, quando fu trasferita nell’ex convento dei padri Teatini in S. Antonio (avviso 8 maggio 1799), la Commissione era formata da tre membri, tutti di estrazione nobiliare e di ferventi ideali antigiacobini: un presidente, Giovanni Manzoni, e due assessori, Francesco Bazzetta e Giuseppe Draghi.
Ad essa spettava in primo luogo coordinare le indagini sugli esponenti giacobini in tutto il territorio lombardo, acquisire denunce e delazioni, ordinare la carcerazione e il sequestro dei beni dei sospetti e istruirne i processi; doveva inoltre provvedere alla difesa dei buoni costumi, in modo che gli stessi fossero in sintonia con il restaurato ordine monarchico e cattolico (Pagano 1998).
Dipendente direttamente “dal R. Governo o da chi lo rappresenta”, alla Commissione generale facevano capo le commissioni di polizia esistenti nelle province lombarde e i regi pretori, in quanto delegati politici (proclama 11 giugno 1799).
Tra le varie misure promosse dalla Commissione vi fu il ripristino nel loro esercizio degli anziani della città e la nomina di quattro commessi di polizia, incaricati di vigilare sull’ordine e la tranquillità cittadina e sulla condotta degli anziani (avviso 4 maggio 1799).
ultima modifica: 19/01/2005
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