regia commissione giudiziaria per l'esame de' delitti di lesa maestà 1799 ottobre 6 - 1800 aprile 16
Istituita con un ordine della Corte di Vienna, trasmesso dal ministro degli esteri Thugut il 10 agosto 1799, la Commissione giudiziaria per l’esame dei delitti di lesa maestà o Commissione straordinaria delegata all’esame ed al giudizio de’ delitti politici venne nominata il 6 ottobre dal commissario imperiale Cocastelli e si riunì per la prima volta il 14 dello stesso mese nelle stanze del palazzo del governo.
Si trattava di un vero e proprio tribunale speciale, che, attraverso istruttorie e procedure discutibili nella forma, doveva giudicare i “delitti di stato”, vale a dire i reati politici legati alla militanza nelle fila giacobine, all’esercizio di cariche istituzionali durante il periodo repubblicano e, più in generale, agli atti contrari alla monarchia.
La Commissione era presieduta dal patrizio pavese Carlo Re, presidente del Tribunale d’appello di Milano, e si componeva di quattro consiglieri, tutti uomini di legge di estrazione nobile: Francesco Bazzetta, Giuseppe Guaita, Agostino Pizzoli e Lattanzio Valsecchi, ai quali in seguito si aggiunse Carl’Antonio Gola. Per lo svolgimento della sua attività essa si avvaleva inoltre di due attuari, di altrettanti notai, del segretario del Tribunale supremo, di un ufficiale assistente e di due copisti.
La Commissione giudiziaria venne soppressa con decreto 16 aprile 1800. Da allora gli imputati di gravi delitti contro lo stato tornarono ad essere sottoposti alla giurisdizione dei tribunali ordinari (Pagano 1998).
ultima modifica: 19/01/2005
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