dipartimento degli affari interni e relazioni estere 1800 - 1802
Alcuni giorni dopo il suo insediamento il Comitato di governo, costituito da Sommariva, Ruga e Visconti, determinò che la direzione dei vari rami dell’amministrazione pubblica fosse provvisoriamente affidata a quattro ispettori generali, ai quali vennero attribuite “le facoltà che già competevano ai ministri della Repubblica Cisalpina”.
Come ispettore generale del Dipartimento degli affari interni e relazioni estere venne nominato Francesco Pancaldi, che, come i suoi colleghi, già nel corso dei mesi successivi si trova designato negli atti con la qualifica di ministro (avviso 5 vendemmiale anno IX).
Chiamato a far parte della Consulta straordinaria di Lione, sul finire del mese di novembre del 1801 Pancaldi venne temporaneamente sostituito nell’incarico dall’ispettore generale di pubblica istruzione Sisto Canzoli, al quale fu allora affidato anche il portafoglio dei ministeri della giustizia e della polizia generale (avviso 8 frimale anno X).
Rientrato nella capitale cisalpina, Pancaldi tornò a ricoprire il dicastero dell’interno; incarico che, provvisoriamente confermato con decreto del vicepresidente in data 15 febbraio 1802 (decreto 15 febbraio 1802), ricoprì sino alla nomina del nuovo ministro interinale degli affari interni della Repubblica italiana Luigi Villa (decreto 24 febbraio 18). Il giorno successivo Pancaldi venne accreditato del portafoglio degli affari esteri presso la sede di Milano (decreto 25 febbraio 1802), che mantenne però soltanto fino al 15 marzo (decreto 15 marzo 1802).
ultima modifica: 19/01/2005
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