dipartimento di giustizia e polizia generale 1800 - 1802
Pochi giorni dopo il suo insediamento, il Comitato di governo cisalpino determinò che la direzione dei vari rami dell’amministrazione pubblica fosse provvisoriamente affidata a quattro ispettori generali, ai quali vennero allora riconosciute “le facoltà che già competevano ai ministri della Repubblica Cisalpina”.
Come ispettore generale del Dipartimento di giustizia e polizia generale fu designato Antonio Smancini, già membro della Consulta legislativa, il quale, come i suoi tre colleghi, fin dai mesi successivi si trova designato negli atti con la qualifica di ministro (avviso 5 vendemmiale anno IX).
Nel novembre del 1800, al ministero diretto da Smancini vennero concentrate le attribuzioni fino allora esercitate dalla soppressa Polizia generale. Ad esso dovevano pertanto fare riferimento i neoistituiti dicasteri centrali di polizia con sede in ogni capoluogo di dipartimento, dai quali, a loro volta, dipendevano le sezione di polizia formate presso le municipalità dei comuni capoluoghi di distretto (avviso 27 brumale anno IX) .
In seguito alla convocazione della Consulta straordinaria di Lione il Comitato di governo incaricò del portafoglio dei Ministeri di giustizia e polizia generale, come pure di quello degli affari interi e delle relazioni estere, l’ispettore generale di pubblica istruzione Sisto Canzoli (avviso 8 frimale anno X).
Con decreto del vicepresidente della neoistituita Repubblica italiana del 15 febbraio 1802 i ministri e le altre autorità in carica vennero provvisoriamente confermati nelle loro funzioni (decreto 15 febbraio 1802). A ricoprire il dicastero della giustizia era stato nel frattempo designato Bonaventura Spannocchi (costituzione 1802), che si insediò il successivo 25 febbraio 1802 (avviso 25 febbraio 1802).
ultima modifica: 19/01/2005
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