viceré 1805 giugno 7 - 1814 aprile
Con il terzo statuto costituzionale emanato il 5 giugno 1805 si dispose che il re d’Italia potesse farsi “rappresentare da un vice re” (art. VI) e che questo, prima di assumere l’esercizio della sua dignità, dovesse prestare il giuramento al sovrano, da cui poteva essere rimosso (art. VIII) (terzo statuto costituzionale).
Due giorni più tardi Napoleone nominò viceré d’Italia il figlioccio Eugenio Beauharnais stabilendone al contempo le prerogative.
Depositario dell’autorità civile e militare del re, egli operava con i ministri “per tutti gli oggetti relativi all’amministrazione che è loro affidata” (art. 2); ove lo giudicasse conveniente presiedeva inoltre il Consiglio di stato o, in sua assenza, vi destinava un grande officiale o un consultore (art. 3). A lui spettava il comando delle truppe del Regno, “siano in linea, siano guardie nazionali” (art. 4) e il potere di sospensione degli ufficiali (art. 5); col mezzo del ministro degli affari esteri comunicava poi con gli “incaricati d’affari in Venezia, Svizzera, Roma, Etruria, Genova, Torino e Parma” (art. 6).
Il re, con il medesimo decreto, si riservava invece di deliberare sulla convocazione, l’aggiornamento e lo scioglimento del Corpo legislativo, sulla convocazione dei Collegi elettorali e sui lavori pubblici, sui crediti ai ministri e sulla nomina degli stessi e su quella dei consiglieri di stato, dei presidenti dei Collegi e della Censura, dei presidenti e questori del Corpo legislativo, dei presidenti e procuratori generali di corti e tribunali, dei prefetti, dei consiglieri di prefettura e dei podestà dei comuni di prima classe, oltre ai rettori delle università e agli ufficiali dell’armata (art. 7) (decreto 7 giugno 1805 a).
Nel 1806 Napoleone conferì a Beauharnais il titolo di Napoleone di Francia (Coraccini 1823) e, con il quarto statuto costituzionale, ne dispose l’adozione e, “in mancanza di discendenti maschi, legittimi e naturali”, la designazione alla successione alla corona d’Italia (quarto statuto costituzionale). L’anno successivo, con reale lettera patente del 20 dicembre 1807, venne poi assegnato ad Eugenio Napoleone il titolo di principe di Venezia (patente 20 dicembre 1807), mentre con il nono statuto costituzionale, emanato il 15 marzo 1810, si provvide a fissarne l’appannaggio (nono statuto costituzionale).
ultima modifica: 19/01/2005
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