giunta dei confini 1743 - 1771
All’indomani della trasmissione del testo del trattato di Worms del 1743 che elencava le nuove province cedute e disegnava i nuovi confini dello stato milanese, stretto tra il Piemonte ed il Veneto, a Milano veniva istituita una nuova Giunta dei confini. Creata dal governatore dello stato, principe di Loblokowitz e retta dal conte Pertusati, presidente del Senato e gran cancelliere ad iterim, tale Giunta si vide attribuite maggiori responsabilità e poteri della prima soprattutto in conseguenza della continua lontananza da Milano, per necessità di guerra, del governatore.
Istituita il 19 dicembre 1743 essa iniziò la propria attività nello stesso giorno: designato presidente della giunta il Pertusati venne immediatamente incaricato della nomina dei suoi membri, che avrebbero dovuto affiancare i tre commissari nominati invece da Vienna. A guida dell’attività da svolgere Vienna trasmise immediatamente alla Giunta il testo delle istruzioni a cui si unirono presto il voto fiscale sollecitato dal Senato, la Memoria della Congregazione dello stato e l’esposto della città di Pavia.
Accettate le condizioni statuite dal trattato di Worms le istruzioni viennesi ponevano l’accento sulla libertà di navigazione e di transito, e ancora sul Naviglio grande e le opere necessarie alla sua conservazione; il memoriale della Congregazione dello stato, indignata per gli smembramenti subiti, insisteva invece particolarmente sui problemi di carattere economico e sugli enormi sacrifici finanziari che avrebbero inevitabilmente colpito il mutilato stato (Annoni 1959; Capra, Sella 1984).
Le trattative condotte da Vienna, e supportate dalla Giunta portarono alla stipulazione, nel 1751, del trattato di Milano, che ribadì l’assetto territoriale già affermato precedentemente con il trattato di Worms e la pace di Aquisgrana e definì la questione, tanto cara ai milanesi, sulla utilizzazione del Naviglio Grande, solo accennata nelle due precedenti pacificazioni. Il trattato si apriva infatti sottolineando che: “il primo oggetto della materia di cui si tratta debba essere la derivazione e conservazione del Naviglio grande, e poscia la liberà della comune navigazione sopra detto fiume, per quanto potrà conciliarsi col detto oggetto primario” (Annoni 1959, p. 81).
La Giunta dei confini venne infine definitivamente soppressa con il regio dispaccio 23 settembre 1771.
ultima modifica: 29/05/2006
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