direzione generale del censo e delle imposizioni dirette 1807 - 1814
Con decreto 27 aprile 1807 l’Amministrazione del censo venne trasformata in Direzione generale del censo e delle imposizioni dirette (decreto 27 aprile 1807).
In precedenza, con decreto reale 7 giugno 1805, il ramo delle imposizioni dirette e l’amministrazione del censo erano state riunite al Ministero delle finanze e del Dipartimento dell’amministrazione del censo era stato incaricato, “sotto gli ordini del ministro delle finanze”, il consigliere di stato Birago (decreto 7 giugno 1805 b).
A distanza di pochi giorni si era poi definita l’organizzazione interna dell’Amministrazione del censo, che doveva essere formata da un direttore generale consigliere di stato e da quattro direttori particolari: il primo preposto alla “formazione e conservazione del catasto”, il secondo ai trasporti d’estimo e alle cancellerie del censo, il terzo ai conti coi ricevitori e alla corrispondenza sull’esazione e sui prodotti delle imposte prediali, il quarto agli archivi; vi erano infine un segretario generale, cui spettava ordinare il lavoro fra le varie sezioni, e un ufficio di periti (decreti 28 giugno 1805).
In seguito alle numerose annessioni territoriali al Regno che si susseguirono dal 1806 al 1810, portando il numero dei suoi dipartimenti da 14 a 24, la nuova Direzione generale del censo e delle imposizioni dirette (decreto 27 aprile 1807 a) fu impegnata in un triplice compito: ripartire le imposte in base all’estimo “regolare” – cioè quello stabilito dal catasto milanese e mantovano – e curarne la conservazione e l’aggiornamento; formare il cosiddetto “scutato” o “estimo provvisorio” per il riparto dell’imposta prediale nei territori privi del censo teresiano; condurre le operazioni di misura per la formazione del nuovo catasto in tutti i dipartimenti che ne erano sprovvisti.
Le misurazioni, avviate nei dipartimenti veneti, vennero poi estese a quelli ex-pontifici e negli altri territori aggregati, per concludersi nel 1816 in tutte le province del nuovo Regno Lombardo-Veneto prive del vecchio censo milanese e mantovano.
Dopo la caduta del Regno d’Italia, la Direzione del censo napoleonica era stata nel frattempo sostituita con un’Amministrazione generale provvisoria del censo e delle imposizioni dirette (Almanacco 1817), alla quale, con sovrana patente 31 dicembre 1818, fu poi sottratto il proseguimento dei lavori per la realizzazione del nuovo catasto, affidata alla Giunta del censimento (guida generale degli archivi di stato).
ultima modifica: 03/04/2006
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