comune di Baggio sec. XIII - 1757
L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 17 dicembre 1277 trascritto negli “Atti del comune di Milano” in cui Baggio è citato come comune (Baroni 1992).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Baggio risulta incluso nella pieve di Cesano Boscone e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Bagio” come “el locho da Bagio” (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo il comune risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 12).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che l’apparato amministrativo del comune, che contava circa 500 anime, comprese quelle della cascina Gheglio ad esso aggregata per ragioni fiscali, era costituito da un organo deliberativo, detto convocato e formato dall’assemblea di tutti i capi di casa, che si riuniva almeno una volta all’anno per la pubblicazione dei riparti annuali e per il rinnovo delle cariche comunitarie, da un console, tutore dell’ordine pubblico, e dai primi estimati, responsabili della gestione degli interessi della comunità.
Un cancelliere, residente in loco, ed un esattore, scelto con asta pubblica e nominato dai primi estimati, completavano l’apparato esecutivo del comune: al cancelliere veniva delegata la sola compilazione e ripartizione delle imposte annuali, poiché la custodia delle pubbliche scritture e soprattutto del libro dei riparti era raccomandata al primo estimato; all’esattore erano affidate tutte le operazioni connesse alla riscossione delle imposte.
A metà del XVIII secolo il comune era direttamente sottoposto alla giurisdizione della città di Milano presso la cui banca criminale il console era tenuto ogni anno a prestare l’ordinario giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3060).
ultima modifica: 13/10/2003
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