comune di Bollate sec. XIII - 1757
L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 13 maggio 1256 trascritto negli “Atti del comune di Milano” in cui Bollate è citato come comune ed è segnalata la presenza del console (Baroni 1992).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Bollate risulta incluso nella pieve omonima e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della strata da Bolà” come “el locho da Bolà” (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Bollate risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 6).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune contava 1344 anime ed era amministrato da un console, eletto da tutta la comunità a “pubblico incanto”, e da due soprintendenti, nominati dai primi estimati, ai quali competeva sottoscrivere i riparti prima che venissero riscossi da un esattore, anch’egli nominato dai maggiori estimati ed obbligato a risiedere nel comune per almeno tre giorni prima della data di scadenza della riscossione delle imposte; i libri dei riparti e tutte le altre scritture prodotte dalla comunità venivano invece custodite dal cancelliere, residente in Milano (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3061).
Il comune già nel 1476, parte del feudo di Desio ed infeudato poi dalla regia camera nel 1733 (Casanova 1930), a metà del XVIII secolo era direttamente sottoposto alla giurisdizione dell’ufficio pretorio di Milano, presso cui il console, in quanto tutore dell’ordine pubblico, era tenuto ogni anno a prestare l’ordinario giuramento ed a presentare le eventuali denunce prodotte dalla comunità. La comunità era inoltre subordinata alla giurisdizione del podestà feudale residente in Milano il quale, “compreso i suoi fanti”, era salariato dalla comunità (Risposte ai 45 quesiti).
Nel 1753, secondo quanto indicato nell’ “Indice delle Pievi e Comunità dello Stato di Milano” al comune di Bollate risultava aggregato quello di Santa Maria del Bosco(Indice pievi Stato di Milano, 1753). Tale aggregazione, confermata anche nell’“Indice delle mappe territoriali e delle tavole del nuovo estimo sopra di esse formate in ciascheduna città e comunità dello stato di Milano” del 1756 (Indice nuovo estimo Stato di Milano), veniva infine ribadita l’anno seguente, con la promulgazione dell’editto teresiano relativo alla compartimentazione territoriale della Lombardia (editto 10 giugno 1757).
ultima modifica: 10/12/2003
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