contado della Bazzana sec. XII - sec. XIII
Secondo quanto sostiene il Riboldi le prime testimonianze dell’esistenza di un’entità territoriale denominata Bazzana risalgono al XII secolo. Sulla base di cinque documenti della fine del XII secolo, precisamente uno del 1197, relativo alla cessione di rendite e quattro del 1198, consistenti in istrumenti di acquisto di terreni situati “in Bazana”, il Riboldi sostiene che il territorio denominato la Bazzana occupava l’area sud-ovest della campagna milanese, confutando quanto il Giulini aveva a suo tempo affermato, cioè che l’area geografica identificabile con il nome di Bazzana fosse già organizzata come contado rurale e soprattutto che la Bazzana avesse Trezzo come “capitale”.
Il Liber consuetudinum del 1216 che stabiliva una diversità giuridica fra le terre entro un raggio di sei miglia attorno alla città e quelle fuori, per la prima volta – sostiene ancora il Riboldi – separava o quanto meno diversificava i territori della Bazana dal resto della campagna milanese senza però darne una chiara e definita determinazione territoriale.
Importante ai fini dell’individuazione dell’area territoriale identificabile con il termine Bazzana è, sempre secondo il Riboldi, un altro documento datato 1287, relativo ad una pace firmata da diverse famiglie della Bazzana e da un presunto “vicario”, in cui si attestava che le pievi di Decimo e di Rosate facevano parte del territorio in questione: se infatti la pieve di Cesano Boscone era stata il nucleo primitivo della Bazzana, a partire dal XIII secolo esso si era esteso, sostiene il Riboldi, alle pievi di Rosate, Decimo, Locate ed ancora più tardi a quelle di Segrate, San Donato, San Giuliano e Settala.
Intorno alla seconda metà del XIII secolo i territori della Bazzana vennero assorbiti entro quelli della Martesana, sotto la guida di un unico capitanato: tutte le pievi che avevano costituito i territori della Bazzana rimasero subordinate alla giurisdizione del capitano della Martesana sino al 1385, anno in cui Gian Galeazzo stabilì che il capitano della Martesana “nulla debet exercere jurisdictionem […] in plebis de Segrate, Sancto Donato, Sancto Juliano, Septara, Locate, Rosate, Decimo” (Riboldi 1904).
Anche il Giulini ricorda che: “coll’andar del tempo la Martesana si unì colla Baziana e il Seprio colla Burgaria e si avanzarono talmente, che i primi due contadi a mezzogiorno, levante e tramontana, e gli altri due a ponente occuparono tutta la campagna di Milano, e non lasciarono alla città che i puri Corpi Santi. […] Già di quattro contadi, nel secolo XVI, se n’erano formati due soli; e sebbene sino ai tempi di Carlo V il primo si chiamasse tuttavia della Martesana e della Baziana e l’altro di Seprio e della Burgaria, il nome principale a poco a poco restò solo, e cancellò l’altro” (Giulini 1854).
ultima modifica: 19/01/2005
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