comune di Coronate sec. XVIII - 1757
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune di Coronate, compreso nella pieve di Corbetta, contava circa 320 anime ed era amministrato da un solo console, “eletto a pubblico incanto a chi fa miliore oblazione a favore della Comunità sempre col consenso del luogotenente”, a cui erano raccomandate la tutela dell’ordine pubblico e la gestione degli interessi della comunità.
Un cancelliere, residente in Fallavecchia, ed un esattore, scelto con asta pubblica e nominato dal “popolo”, completavano l’apparato amministrativo del comune: al cancelliere la comunità raccomandava la compilazione dei riparti annuali e la custodia delle pubbliche scritture, all’esattore tutte le operazioni connesse alla riscossione delle imposte.
A metà del XVIII secolo il comune era direttamente sottoposto alla giurisdizione del podestà di Milano, rappresentato in loco da un luogotenente residente in Fallavecchia. Il console, tutore dell’ordine pubblico, non era tenuto a prestare alcun giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3023 e 3025).
ultima modifica: 13/10/2003
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