comune di Figino sec. XIII - 1757
L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 14 giugno 1257, trascritto negli “Atti del Comune di Milano” in cui Figino è citato come comune ed è segnalata la presenza del console (Baroni 1987).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Figino risulta incluso nella pieve di Trenno e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Sancto Petro a l’Olmo” come “el locho da Figino” (Compartizione delle fagie 1346).
Negli aggiornamenti dei registri dell’estimo del ducato di Milano del XVII secolo Figino risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 47).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che l’apparato amministrativo del comune era costituito da un console, eletto a pubblico incanto dall’assemblea di tutti i capi di casa – convocata dal console stesso almeno una volta all’anno in occasione della pubblicazione dei riparti annuali – al quale la comunità affidava compiti di polizia, e dai primi estimati della comunità, responsabili della gestione amministrativa degli affari comunitari.
Ad un cancelliere, residente in Milano, erano infine delegate la compilazione dei riparti annuali e la custodia delle pubbliche scritture.
A metà del XVIII secolo il comune, redento dal 1674, era direttamente sottoposto alla giurisdizione del podestà di Milano, presso la cui banca criminale il console era tenuto a prestare l’ordinario giuramento ed a presentare le eventuali denunce prodotte dalla comunità (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3061).
ultima modifica: 13/10/2003
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