esattori sec. XIV - 1757
Fin dai tempi di Azzone Visconti l’organizzazione amministrativa della comunità di Monza prevedeva la presenza dell’esattore, il quale si faceva carico delle operazioni connesse alla riscossione dei tributi (Storti Storchi 1993).
Ancora alla metà del Settecento, come risulta dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento, il borgo era assistito da due esattori, “uno per il Camerale, o sia Taglia, l’altro per la Diaria contribuzione o siano Taglijni”, eletti dal consiglio generale come segue: il consiglio generale ordinava ai reggenti di “far affiggere tanto in Monza quanto nella città di Milano le cedole invitatorie per la scossa della Taglia ordinariamente il mese di agosto e rispetto a quella delli Taglijni avanti il mese di aprile”. Trascorsi otto giorni da quello della prima affissione il consiglio generale, alla presenza del capitano di giustizia, si radunava, “previo suono della solita campana”, nella sala del consiglio e dichiarava aperte le “deliberazioni rinnovandole di giorno in giorno previo sempre il suono della campana sinà tanto che le oblazioni si riducono a seno di essere accettate dalla comunità”: secondo il criterio di scelta che caratterizzava anche la nomina del console, il consiglio generale affidava l’incarico ai due candidati che si impegnavano a svolgere tale servizio al costo minore (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3063).
ultima modifica: 13/10/2003
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