comune di Novate sec. XIII - 1757
L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 8 giugno 1293 trascritto negli “Atti del comune di Milano” in cui Novate è citato come comune ed è segnalata la presenza del console (Baroni 1992).
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Novate risulta incluso nella pieve di Bollate e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Bolà” come “el locho da Novà” (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVII secolo Novate risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 6).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, fiscalmente diviso in due “comuni”, ai quali sono attribuite diverse quote d’imposta – uno detto Dominante, a sua volta diviso in molti piccoli “comuni”, l’altro detto Comune del Consorzio della Misericordia di Milano – contava 818 anime.
L’apparato amministrativo era costituito da un organo deliberativo formato dall’assemblea dei capifamiglia della comunità, e da un apparato esecutivo formato da due deputati nominati dai maggiori estimati, da un sindaco e da un console, entrambi eletti dal consiglio: mentre a console e sindaco erano delegate mansioni di ordinaria gestione degli affari della comunità, i deputati sovrintendevano alla compilazione e ripartizione dei carichi fiscali.
Un cancelliere, residente in Milano, ed un esattore, scelto con asta pubblica e nominato ogni tre anni dal “popolo”, completavano l’organigramma amministrativo: mentre al cancelliere la comunità affidava la compilazione e ripartizione dei carichi fiscali e la custodia delle pubbliche scritture, all’esattore erano delegate tutte le operazioni connesse alla riscossione delle imposte.
Al console, tutore dell’ordine pubblico, la comunità affidava inoltre il compito di presentare le eventuali denunce prodotte dalla comunità stessa alla “banca criminale” di Milano, presso i cui uffici il console era tenuto a prestare ogni anno giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3061).
A metà del XVIII secolo il comune, già nel 1476 parte del feudo di Desio ed infeudato poi separatamente dalla regia camera nel 1674 (Casanova 1930), era direttamente subordinato alla giurisdizione della città di Milano (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3061).
ultima modifica: 13/10/2003
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